In tanti, ieri sera, a chiedersi chi è Cesare Casadei, la punta dell'Italia Under 20 autore di una doppietta nell'esordio mondiale contro il Brasile. Un calcio di rigore e un colpo di testa dopo una ribattuta. Sono due mosse presenti nel bagaglio tecnico e calcistico di un ragazzo che, all'onore del vero, già da tempo sta facendo discutere in merito alle sue doti atletiche e fisiche. Casadei, negli anni, ha dimostrato di poter attrarre a sé gli interessi anche del calcio che travalica i confini nazionali. Questo l'ha portato all'arrivo in Inghilterra senza troppi patemi d'animo. Questa esperienza, adesso, la sta mettendo nel mondiale argentino che vuole l'Italia come protagonista di questa kermesse.
La giovane età, inevitabilmente, è un fattore che viaggia a favore dello stesso Casadei. Nato a Ravenna il 10 gennaio del 2003, nei primi scampoli di uno dei primi anni del nuovo millennio, il calciatore azzurro si è sempre dimostrato duttile e versatile fin dalle giovanili del Cesena. Nell'area del centrocampo, nonostante i vent'anni compiuti da poco, ha già dato prova di poter coprire ogni zona del campo a lui spettante. Negli anni l'abbiamo visto mediano, per poi giocarsi tutto da trequartista. La sorte, talvolta, l'ha voluto esterno d'attacco. Tuttavia il suo ruolo preferito resta la mezz'ala, punto del campo in cui il ravennate riesce a destreggiarsi meglio.
La svolta della sua vita è l'arrivo all'Inter in tenera età calcistica, quando a quindici anni saluta il Manuzzi di Cesena per recarsi alla compagine nerazzurra, che da subito lo prende sotto l'ala protettrice. Con la maglia dell'Inter addosso riesce a formarsi anche calcisticamente, diventando un nome che circola nelle stanze dei bottoni già a partire dalla stagione 2019/2020, quella interrotta dall'emergenza Covid-19. Un periodo in cui Casadei, quando tutto è fermo, riesce a sfruttare a meglio ogni istante per apprendere sempre più cose legate al calcio.
Attualmente in forza al Reading, per la storia della vita di Casadei diventa cruciale e d'impatto il passaggio al Chelsea, che lo acquista dall'Inter per una cifra vicina ai quindici milioni. Casadei vola da Milano a Londra, apprendendo anche al massimo in Premier League per duttilità e velocità degli interpreti in campo. La compagine londinese lo cede in prestito al Reading, la classica squadra scelta "per farsi le ossa". L'impressione per gli addetti ai lavori inglesi è che siamo davanti a un bel talento che ha bisogno di crescere e formarsi nel calcio d'oltremanica.
Insieme a Simone Pafundi e Tommaso Baldanzi l'Italia Under 20 riparte da Cesare Casadei. Ogni mondiale delle categorie giovanili delle Nazionali non è solo una vetrina per questi ragazzi che hanno bisogno di respirare in un calcio che dà poche opportunità, ma diventa anche uno spunto di osservazione per giornalisti, tifosi e addetti ai lavori. Se qualcuno ruba gli occhi allora il talento c'è e va fatto crescere. E' questo il destino che potrebbe colpire Cesare Casadei.