Per capire chi è Matteo Prati bisogna fare un salto indietro con la mente alla serata italiana di ieri, quando il classe 2003 riceve un pallone dalla testa di Cesare Casadei. Un piatto destro che finisce alle spalle di Mycael, portiere del Brasile. La palla si insacca sotto la traversa e va dentro. Si tratta del primo gol dell'Italia in questo Mondiale Under 20. E' una rete che permette all'Italia di cominciare le danze in una sfida che poi porterà ai tre punti, vittoria fondamentale per la corsa al girone dell'Italia.
Non c'è dunque da rilevare soltanto la prestazione monstre di Casadei, anzi. In questa Italia targata Carmine Nunziata brilla anche la stella di Matteo Prati. Nonostante la retrocessione quest'anno con la maglia della Spal ha attirato su di sé i riflettori e l'attenzione da parte degli addetti ai lavori, tra esperti di mercato e talent scout di tutta Italia. Prati, anche nella partita di ieri, si è contraddistinto per le sue capacità di orchestrare in mezzo al campo il tutto. Con la maglia dell'Italia diventa un vero e proprio direttore d'orchestra nella sua area di competenza. Dal campionato cadetto al palcoscenico mondiale, crescendo in modo rapido e senza soluzione di continuità.
Matteo Prati comincia la sua carriera a tutti gli effetti con il Ravenna. Con il passaggio alla Spal scende in campo per quindici volte, mettendo a referto due gol e un assist. La vera forza di Matteo Prati, tuttavia, non è quella che si limita alla fase realizzativa, ma coinvolge anche l'impostazione e la capacità di rompere gli schemi. Si contraddistingue anche per la capacità di interdizione. Parliamo di uno stile che lo stesso Prati ha appreso da Daniele De Rossi, che gli ha dato la possibilità di esordire in Serie B. Il tutto mantenuto con continuità grazie al lavoro effettuato con Massimo Oddo che, nonostante la retrocessione, ha dato a Prati tanto spazio e tempo per giocarsi le proprie carte.
Arrivare a una rete in un Mondiale giovanile dopo una bella Serie B non è da tutti, anche se il Ct Nunziata ha dimostrato di saper cogliere a lungo tutte le sfumature anche dei campionati di Lega Pro. Questo quanto accaduto al portiere Sebastiano Desplanches. Il numero uno dell'Italia è stato autore ieri di bellissime parate. Lo stesso si può dire per Prati, che si è contraddistinto per la sua versatilità in mezzo al campo contro i rivali del Brasile. Un giocatore ondivago, capace di cogliere ogni sfumatura nei novanta minuti più recupero.
Tra le sue caratteristiche principali la velocità e la capacità di mettere ordine alla manovra azzurra. Ma la caratteristica principale di Prati è quella di brillare anche quando le cose non vanno, come dimostrato in quel di Ferrara. Anche ieri non ha affatto sfigurato, anzi. E' collegato a tutti i suoi compagni di squadra per una speranza comune, quella di poter giocare un giorno a livelli più alti. Se i presupposti sono questi ci viene da pensare che la cosa potrà avvenire molto presto.