Non si placano le polemiche intorno al caso Vinicius con il Valencia che ha emesso un comunicato dove codanna gli insulti razzisti sottolineando però che sono arrivati da tutto lo stadio. Un momento di estrema delicatezza per il calcio spagnolo con Carlo Ancelotti che continua ad attaccare i responsabili e l'attaccante del Real Madrid che posta sui social un video dove subisce dei cori discriminatori in diversi stadi. Anche il Brasile si è esposto in solidarietà del loro calciatore spegnendo per un'ora l'illuminazione del Cristo Redentore di Rio de Janeiro come segnale di protesta. Nel frattempo sono arrivati tre arresti fra i tifosi del Valencia per cori razzisti che si aggiungono alle quattro persone fermate a Madrid colpevoli di aver esposto un manichino impiccato con la maglia di Vinicius Junior lo scorso 26 gennaio.
Dopo due giorni di silenzio è arrivato il comunicato del Valencia sul caso Vinicius. Il club bianconero ha preso le distanze dai cori fatti volendo però rimarcare lo sbaglio nel dire che tutto lo stadio fosse colpevole e la collaborazione con le forze dell'ordine:
La vicinanza di amici e compagni ma anche quella di un intero popolo. Infatti Vinicius ha pubblicato una storia sul proprio profilo Instagram raffigurante il Cristo Redentore di Rio de Janeiro a luci spente per un'ora. Un segno di solidarietà nato da una iniziativa dei gestori del santuario in collaborazione con la Federazione brasiliana e l'Osservatorio sulla discriminazione razziale nel calcio. "Un gesto che vuole essere un simbolo della lotta collettiva contro il razzismo, in solidarietà con Vinicius e tutti coloro che subiscono pregiudizi nel mondo", la spiegazione dei promotori.
La foto del celebre monumento brasiliano è corredato da alcune storie di supporto: "Nero e imponente. Il Cristo Redentore era proprio così. Un gesto di solidarietà che mi commuove, ma soprattutto che mi sprona ancor di più a portare alla luce la nostra lotta. Apprezzo molto tutte le manifestazioni di affetto e supporto che ho ricevuto negli ultimi mesi. Sia in Brasile che nel mondo. So esattamente da chi. Contate su di me, so che la maggioranza delle persone è fatta di brava gente e io non mollo. Ho un obiettivo da raggiungere nella vita e se per farlo dovrò soffrire di più, sono pronto e preparato a lottare affinché le generazioni future non attraversino situazioni simili".