Andrea Carnevale, attuale responsabile della sezione Scouting dell'Udinese ed ex attaccante Roma e Napoli, è intervenuto nella trasmissione Cose di calcio condotta da Debora Carletti e Flavio Maria Tassotti in onda su Cusano Italia Tv.
Nonostante il caos che vige nei due massimi campionati, tra Serie A e Serie B a causa delle penalizzazioni, il nostro calcio è tornato a fare la voce grossa in Europa, proprio come avveniva quando lo stesso Carnevale giocava a Napoli e alla Roma: Ci sono 3 squadre che disputeranno la finale, c’è l’Inter, la Roma e la Fiorentina. Il bottino è straordinario. Era da tempo che non si vedevano 3 squadre italiane arrivare in fondo alle coppe europee. Io in Champions avevo detto che la squadra di Guardiola avrebbe vinto. Mi farebbe piacere che fosse Inzaghi a trionfare ad Istanbul, ma sarà davvero dura. Mai come quest’anno il City è così forte, anche perché c’è un elemento che si chiama Haaland. Mi auguro che vinca l’Inter ma penso che il City avrà la meglio. La Roma può battere il Siviglia. È una partita difficilissima ma complimenti alla Roma, Mourinho ha fatto un ottimo campionato. La Fiorentina è una bellissima sorpresa, può farcela.
Il Direttore ha aperto il suo intervento, parlando della stagione del suo club e della valorizzazione di alcuni giovani giocatori che si stanno mettendo in mostra: Abbiamo iniziato a riproporre quello che abbiamo fatto negli ultimi 15 anni, ossia investire sui giovani di grande prospettiva e abbiamo preso giocatori di grande talento: Udogie, Ebosele, Beto. Ragazzi di grandissima prospettiva che nei prossimi anni vedremo nelle grandi squadre. Testimonianza di questo ragionamento è rappresentato dalla cessione di Udogie al Tottenham: Destiny è stato acquistato dagli Spurs ad inizio anno, hanno fatto un colpo straordinario, perchè già dalle prime partite del precedente campionato aveva fatto vedere cose grandiose. Siamo molto contenti per lui, sicuri che avrà un futuro radioso.
Valorizzazioni e plusvalenze sono certamente il modus operandi di una società solida con una proprietà, la famiglia Pozzo, che ha mantenuto l'Udinese sempre su ottimi livelli:
Sono 30 anni che questa società è in Serie A senza mai retrocedere – la spiegazione di Carnevale – I Pozzo sono proprietari da diversi anni, se ci fosse la possibilità di avere qualche lira in più, io farei anche una squadra da terzo o quarto posto. L’Inter è ai cinesi, la Roma e la Fiorentina agli americani. Noi abbiamo un presidente che è da 30 anni all’Udinese e nonostante ciò facciamo tanti profitti. Se ci fossero altri fondi da investire, io ne sarei felice. Mi piacerebbe andare a comprare il Messi della situazione ma è quasi impossibile con noi.
I sogni sono pur sempre sogni, ma il presente potrebbe essere una buona base di partenza per puntare, magari un giorno, a tornare protagonisti nella parte alta della classifica: Quest'anno siamo partiti molto forte, battendo la Roma, l'Inter, pareggiando in casa della Lazio. Potevamo lottare con le prime 7, poi purtroppo ci sono stati alcuni infortuni che ci hanno penalizzato, come quello di Deulofeu, che per noi è un giocatore importantissimo, ci dà estro, creatività. L’Udinese non può avere 20 titolari, il resto sono ragazzi giovani ma nonostante ciò abbiamo fatto un buon campionato, non ci possiamo lamentare. Siamo sulla buona strada, abbiamo un buonissimo allenatore.
Nell'ultimo weekend l'episodio che ha deciso il posticipo domenicale contro la Lazio e che ha scatenato tante polemiche, è stato senza dubbio il rigore di Ciro Immobile:
Dagli spalti si è visto subito che non era un rigore – il punto di vista del direttore bianconero - Io che ho fatto l’attaccante devo dire che Ciro ci mette anche un po’ del suo. Masina lo tocca appena, poi lui è così bravo ad andare per terra.. E' stato un rigore generosissimo, io non l’avrei dato, dico la verità, se ci fosse stato l’avrei detto.
In queste ore, inoltre, l'argomento di discussione è la penalizzazione della Juventus, che ha minato, a detta di molti, la credibilità del campionato:
Mi dispiace molto perché durante il Campionato quelli che ci rimettono sono i giocatori – ha osservato Carnevale - Abbiamo assistito a una partita nella quale la Juventus ha perso 4-1 contro l’Empoli. È chiaro che questa sentenza è stata prima della partita, 10 punti di penalizzazione, bisognava essere più delicati, che mordente c’è? Non entro nelle polemiche societarie ma è una brutta cosa, dovevano essere più sensibili e aspettare dopo la partita o il giorno dopo. C’è da dire che Allegri abbia fatto un grandissimo campionato e nonostante ciò la squadra è arrivata seconda.
Il direttore Andrea Carnevale, infine, si è soffermato sui problemi di una Nazionale, sempre più orfana di grandi attaccanti: C’è tanta differenza rispetto ai miei anni, prima c’era Vialli, Donadoni, Schillaci, Mancini. C’era abbondanza. Era quasi impossibile pensare che potessi giocatore come titolare del mondiale, poi mi ha rubato il posto Schillaci. Anche a me piacerebbe avere qualche italiano in più, ma se ci sono e sono bravi costano molto, sia come cartellino che come ingaggio. Per questo andiamo a pescare all’estero. Ma mancano gli attaccanti. Mi viene in mente Immobile, che è un grande attaccante, ma poi chi c’è? Senza offesa, ma siamo molto carenti. E’ un dato di fatto: oltre a Immobile, oggi ci sono Raspadori, Scamacca. Non ci sono attaccanti come ai tempi nostri. I grandi campioni sono andati via. C’era Del Piero, Totti. Oggi non ci sono campioni di questa portata. Purtroppo sono costretto ad andare in Portogallo e scegliere Beto, che diventerà un giocatore molto forte.