Il governo incontro le parti sindacali. Il vertice è avvenuto oggi alla presenza di Giorgia Meloni, dei suoi Ministri, delle sigle sindacali italiane. Le ragioni dell’incontro sono legate anzitutto alle riforme che l’esecutivo intende adottare e, più in generale, per discutere degli indirizzi in materia economica e fiscale da battere. Partendo dalle riforme, il Presidente del Consiglio ha fatto particolare accenno – tra le altre – a quella volta a modificare la Costituzione con la modifica della forma di governo in una sorta di premierato. S’intende, quindi, l’elezione diretta del Presidente del Consiglio e non del Presidente della Repubblica che resterebbe un organo super partes. Ma da questo punto di vista ancora non è stata concepita una proposta specifica, trattasi di possibilità. Giorgia Meloni, intanto, ha voluto sentire le parti sindacali:
Giorgia Meloni ha insistito molto sull’aspetto dell’ascolto della concertazione. Nei lanci di agenzia, infatti, si legge che il Premier ha detto:
E ancora, a ribadire quanto detto, ha aggiunto:
Il governo italiano ha approfittato del vertice per ragguagliare le parti sindacali circa lo stato dell’arte del PNRR. La raccomandazione inoltrata dalla Commissione Europea la settimana scorsa, in effetti, ha messo apprensione e immesso la paura di un fallimento sugli oneri presi. Meloni ha cercato di tranquillizzare tutti spiegando che il governo è a lavoro. Le sue parole:
Il RepowerEu rappresenta l'occasione per modificare il PNRR e renderlo più congeniale, rispetto a quando era stato scritto in principio, ai tempi attuali. È questa la proposta del Premier che ha fatto capire di voler apportare questa revisione con l’aiuto anche dei sindacati. Infatti, come riporta l’AGI, ha detto che è importante: Fare insieme una valutazione su cosa nel PNRR può essere ottimizzato e perfezionato. Le risorse devono arrivare a terra per essere spese nelle cose più strategiche. Il dibattito non deve essere ideologico, ma pragmatico.
Alla presenza dei sindacati non si poteva non parlare delle politiche per il lavoro. Meloni è partita dai numeri, evidenziando – appoggiandosi sui dati ISTAT – il momento positivo per il nostro paese che ha toccato il record di numero di occupati e di contratti a tempo indeterminato. Meloni ha spiegato che:
L’obiettivo è colmare questi gap per pareggiare il livello degli altri paesi europei. E bisogna farlo attraverso la riduzione delle disuguaglianze e, quindi, con un occhio di attenzione ai più fragili. Giorgia Meloni, su questo aspetto, ha concluso dicendo che:
Le prime reazioni dopo il vertice sono quelle di Luigi Sbarra, Segretario generale della CISL, che ha messo in evidenzia una serie di sollecitazioni:
Bene il taglio del cuneo fiscale, commento dalla CISL ma ora servono misure strutturali perché quanto conseguito fino ad oggi deve essere confermato e riproposto nella legge di bilancio ulteriormente migliorato. In questo senso: