In mattinata, il ministero della Difesa russo ha annunciato che le sue forze hanno sventato un vasto attacco da parte dell'Ucraina nella provincia orientale di Donetsk. Non è possibile affermare con chiarezza se si tratti dell'inizio della controffensiva ucraina. L'attacco sarebbe avvenuto domenica in cinque punti nel sud di Donetsk, una delle quattro regioni ucraine annesse illegalmente dalla Russia lo scorso autunno. Il portavoce del ministero, Igor Konashenkov, ha dichiarato che "l'obiettivo del nemico era quello di sfondare le nostre difese nel settore più vulnerabile, a suo avviso, del fronte, ma non ha avuto successo". Dall'Ucraina non giungono commenti su quanto successo e spesso a Kiev si attende fino al completamento delle operazioni militari per confermare le sue azioni. Rimane poco chiaro perché il ministero della Difesa russo abbia annunciato solo lunedì mattina l'attacco, che ha detto essere iniziato domenica mattina.
Durante la notte, il governatore russo Vyacheslav Gladkov ha fatto sapere in un post su Telegram di un incendio in un impianto energetico nel distretto di Belgorod, confinante con l'Ucraina e teatro di numerosi scontri nelle ultime settimane. Un "ordino esplosivo sganciato da un drone" avrebbe scatenato il fuoco. Queste informazioni, tuttavia, non sono ancora state verificate, secondo quanto riporta il Kiev Independent. Al momento non sono state segnalate vittime e i servizi energetici non riportano danni.
Nella giornata di ieri, è stato annunciato l'attacco all'oblast di Belgorod da parte del gruppo di milizie anti-Cremlino Russian Volunteer Corps. Il Corpo dei Volontari ha offerto a Gladkov soldati russi catturati in cambio di un colloquio. Il governatore non si è presentato all'appuntamento preso, dunque il Corpo dei volontari russi ha annunciato il piano per consegnare i prigionieri russi alle autorità ucraine. Nel messaggio del Corpo dei volontari, in riferimento ai russi si legge: "È inutile comunicare con loro, sono codardi".
Gli scontri di combattimento avvengono soprattutto in quattro direzioni, comunicate dallo Stato maggiore delle forze armate ucraine:
Nell'ultima giornata, l'aviazione delle forze di difesa ha lanciato 15 attacchi sulle aree di concentrazione del personale russo. I difensori dell'ucraina sono stati in grado di distruggere sei droni UAV di ricognizione nemici. Inoltre, le unità missilistiche e di artiglieria ucraine, secondo quanto riporta il rapporto dello Stato Maggiore delle Forze Armate dell'Ucraina, hanno colpito numerosi obiettivi. Si parla di quattro depositi di munizioni, quattro stagioni di guerra elettronica, tre posti di comando, due concentrazioni di armi e attrezzature militari e due sistemi missilistici antiaerei. Nelle ultime 24 ore, da parte loro i russi hanno lanciato 14 attacchi missilistici, 40 attacchi aerei, 51 attacchi MLRS contro le posizioni delle truppe ucraine e gli insediamenti popolati. Si contano morti e feriti tra civili, e danne a edifici residenziali, istituti scolastici e infrastrutture civili e amministrative.
È stato sferrato un attacco aereo ucraino utilizzando i missili a medio-lunga gittata, probabilmente Stormy Shadow, che ha causato diverse esplosioni al porto di Berdyansk, nella regione di Zaporizhzhia, a 100 km dalle postazioni ucraine più vicine. Si tratterebbe di un attacco rivolto alle posizioni degli invasori. Il canale Telegram dell'amministrazione regionale riporta il seguente messaggio: "Grazie alle forze armate dell'Ucraina per aver avvicinato la liberazione della città".
In settimana potrebbero esserci sviluppi sul fronte degli alleati di Kiev. Il presidente americano Joe Biden riceverà infatti i primi ministri della Gran Bretagna, Rishi Sunak, e della Danimarca, Mette Frederiksen. L'obiettivo dell'incontro sarà trovare una linea comune sull'addestramento e l'equipaggiamento dell'esercito di Kiev con aerei da combattimento F-16. L'Europa e gli Stati Uniti sono sempre più intenzionati a dimostrare che l'alleanza occidentale è forte e intende consolidare un impegno a lungo termine nei confronti dell'Ucraina.
Sull'altro fronte, invece, la flotta russa del Pacifico ha iniziato le esercitazioni operative nelle acque del Mar del Giappone e del Mare di Okhotsk, previste fino al 20 giugno. Il Ministero della Difesa russo ha parlato di "più di 60 navi da guerra e di supporto, circa 35 aerei dell'aviazione navale, truppe costiere e più di 11.000 militari" coinvolti nelle esercitazioni.
Lo ha dichiarato il Ministero della Difesa russo: "Più di 60 navi da guerra e di supporto, circa 35 aerei dell'aviazione navale, truppe costiere e più di 11.000 militari sono coinvolti nelle esercitazioni del raggruppamento di forze della Flotta del Pacifico", ha dichiarato il ministero via Telegram.