C'è una svolta importantissima nell'inchiesta riguardante la scomparsa di Gessica Lattuca, la 27enne madre di quattro figli di cui si sono perse le tracce il 12 agosto del 2018. Stando alle ultime notizie, la Procura avrebbe iscritto nel registro degli indagati il fratello, Vincenzo Lattuca, di anni 43, con l'accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere in concorso con ignoti. L'ipotesi è che la donna possa essere stata uccisa al culmine di una lite provocata dal suo stato di ubriachezza e che l'uomo, aiutato da uno o più complici (al momento ignoti) ne abbia poi nascosto il corpo.
Finora l'unico indagato per la scomparsa di Gessica Lattuca, la 27enne sparita nel nulla a Favara, in provincia di Agrigento, nell'estate del 2018, era stato l'ex compagno, Filippo Russotto, padre di tre dei quattro figli della donna. L'uomo era finito nel mirino degli inquirenti dopo che Mario Rizzo, collaboratore di giustizia, aveva riferito che la giovane potesse essere stata sequestrata per "vendetta", a causa di una truffa orchestrata da Russotto e alcuni suoi compagni ai danni di un casinò online con sede all'estero.
Dalle successive indagini era emerso che l'ex datore di lavoro dell'uomo, un certo Gaspare Volpe, si era anche servito della donna per fini di prostituzione, offrendole in cambio cocaina e generi alimentari. Russotto, alla fine, era stato assolto perché le tracce ematiche riscontrate all'interno della sua abitazione - quelle che gli inquirenti avevano pensato potessero appartenere alla compagna - non erano risultate compatibili con il suo Dna.
A quel punto i sospetti si erano concentrati sul giro di prostitute di cui pare facesse parte anche la 27enne e nel quale, alcune ragazze, erano solite ricattare i clienti più in vista, in cambio di denaro. Una pista che, però, aveva portato a un nulla di fatto. L'inchiesta potrebbe ora essere nuovamente vicina ad una svolta. Dopo l'esclusione del coinvolgimento dell'ex compagno, le indagini ruotano attorno al fratello della donna scomparsa, Vincenzo Lattuca, di anni 43.
Secondo la Procura di Agrigento, l'uomo potrebbe essersi avvalso dell'aiuto di altre persone, nascondendo il corpo della sorella dopo averla uccisa, al culmine di una lite scoppiata mentre lei era ubriaca. Gli inquirenti sarebbero arrivati a lui dopo aver riscontrato alcune tracce ematiche riconducibili a Gessica nell'abitazione del padre della ragazza, dove anche lui, al tempo, viveva.
L'uomo risulta imputato anche nell'ambito dell'inchiesta denominata "Mosaico", relativa a un vasto traffico di armi e droga gestito da due bande criminali del territorio siciliano, macchiatesi di decine di omicidi e tentati omicidi, approdata in aula lo scorso maggio. Convocato in Procura, nelle scorse settimane si sarebbe presentato con il suo legale, l'avvocato Salvatore Cusumano, negando ogni possibile coinvolgimento nella sparizione della 27enne.
Saranno i prossimi passi a capire se abbia avuto o meno un ruolo nella vicenda.
Ora finalmente si potrebbe essere vicini alla fine.