A 14 mesi dalla cerimonia di inaugurazione dei Giochi Olimpici, un'ombra si staglia sul comitato organizzatore di Parigi 2024: la polizia finanziaria francese sta operando una perquisizione nella sede del comitato. Gli agenti sono intervenuti a Saint Denis, nella regione dell'Ile-de-France: secondo quanto riportato da RMC Sport, starebbero esaminando e sequestrando documenti.
L'operazione di polizia potrebbe richiedere addirittura tutta la giornata, con altri siti legati ai Giochi che potrebbero essere a rischio controlli. Un atto legato, secondo France Info, alla denuncia di alcuni lavoratori impegnati nei cantieri. Gli operai sono al lavoro da mesi per realizzare le opere necessarie allo svolgimento dei Giochi. Secondo quanto denunciato dal quotidiano Le Figaro i lavoratori sarebbero dieci, di origini africane e avrebbero lavorato senza documenti nei cantieri della capitale francese. Sarebbero rimasti senza contratto o busta paga per diverso tempo.
In particolare, la polizia finanziaria sarebbe intervenuta dopo una denuncia al tribunale del lavoro di Bobigny. Sotto la lente d'ingrandimento ci sono le carte relative a quattro società di costruzione e otto società di relativi subappalti.
Già nel 2021, ad aprile, l'agenzia francese anticorruzione (Afa) aveva aperto a dubbi sull'organizzazione delle Olimpiadi. Due rapporti avevano indicato "rischi di violazione della correttezza" e "conflitti di interesse".
Gli ispettori dell'Afa ipotizzano che la procedura generale relativa agli acquisti possa rivelarsi "imprecisa e incompleta". I funzionari hanno sottolineato che esistono "talvolta situazioni di potenziale conflitto di interessi non controllate".
Dal canto suo, il comitato ha dichiarato di essere a disposizione nel "collaborare pienamente con gli inquirenti", allo scopo di "facilitare le loro indagini". Un'opinione condivisa dalla società appaltatrice, Solideo, che assicura di "collaborare pienamente" con la polizia nel "trasmettere gli elementi richiesti".
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