Consacrato con i Giochi Olimpici di Cracovia 2023, il teqball continua a conquistare sempre più seguaci e fan illustri
Ha debuttato agli European Games e non intende fermarsi. Stiamo parlando del teqball, la via ideale per accontentare gli amanti del calcio e del ping pong.
E ne ha fatta di strada dal non troppo lontano 2012 questo sport, nato da un’idea dell’ex calciatore ungherese Gábor Borsányi. Solito giocare a calcio su un tavolo da ping pong, Borsányi però ebbe l’illuminazione e pensò di curvare il tavolo, affinchè la curvatura permettesse alla palla di rimbalzare più agevolmente e facilitare il gioco dei due players.
Poco alla volta, ecco la data di inaugurazione ufficiale. L’evento tenuto a Budapest, ovviamente, il 18 ottobre 2016.
Da quella data i giocatori da tutti il mondo hanno superato le migliaia. Infatti si contano 141 Federazioni nazionali e svariate competizioni nazionali. Queste sono le sue regole basilari. Si gioca con un pallone da calcio taglia 5 e le sfide possono essere in singolo (un giocatore contro un altro) o in doppio (due giocatori contro due giocatori) e vince chi fa il maggior punteggio nei tre set previsti disputati su un tavolo di tre metri di lunghezza e 1,7 metri di larghezza. Le dimensioni del campo sono 12 metri di larghezza per 16 metri di lunghezza per 7 metri di altezza. I set si giocano fino a che non vengono conquistati dodici punti. Non si può toccare e restituire all’avversario la palla due volte di fila con la stessa parte del corpo e non si può restituire. Inoltre è vietato toccare durante la partita il tavolo da gioco e l’avversario.
Amatissimo dalle ex star del pallone (basti citare Ronaldinho che fin da subito presenziò ai primi eventi o il nostro Mister Roberto Mancini), il teqball continua a conquistare fan in tutto il mondo, tanto che abbiamo parlato anche della sua presenza all’interno della storica Coppa dei Canottieri capitolina. Ma la sua storia non si ferma qui, infatti da poco ha ricevuto visibilità internazionale ai Giochi Europei di Cracovia 2023.
A rappresentare l’Italia ci sono Mara D’Alessandro (Asd Lazio Teqball) e i fratelli Johnny e Arovetto Lombardi (FootVolley di Avellino). Tutti e tre tesserati dalla Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali.
La D’Alessandro dopo aver battuto nella fase a gironi Viorica Tonu (2-0), Nanna Lind Kristensen (2-0), Ewa Kaminska (2-0) e ai quarti di finale Andrea Sommer (2-0) si dovuta arrendere in semifinale a Amelie Julian (2-0). Nella sfida per il bronzo la nostra atleta ha rincontrato la Kristensen e purtroppo questa volta ha dovuto soccombere per due a zero.
Peccato, ma non possiamo non applaudire il suo percorso.
Allora non resta che tifare i nostri atleti e vedere se anche in questo gioco riusciranno a regalarci qualche emozione, come stanno facendo i loro colleghi ai Giochi Olimpici.