La città di Leopoli ha subito nella notte un terribile attacco con missili e droni che ha causato la morte di 4 persone e il ferimento di altre 9: sull'accaduto si è espresso, perentorio, anche Zelensky, promettendo una «risposta tangibile» dopo quanto accaduto alla città nella parte occidentale delle'Ucraina.
Secondo le informazioni che pervengono dalla città attaccata, i missili russi avrebbero colpito un condominio. Quando il razzo ha impattato la parete del palazzo tra il terzo e il quarto piano, era piena notte e i residenti dormivano nelle loro case: questo ha reso l'esito dell'azione missilistica ancora più disastroso.
Il governatore regionale Maksym Kozytskiy, che ha diffuso la notizia dell'attacco a Leopoli via Telegram, informa anche di altre esplosioni nella città, udite anche nella regione di Ternopol. La Tass riporta invece la notizia di allarmi aerei attivati in tutte le regioni ucraine.
La risposta del presidente ucraino Volodymyr Zelensky è affidata ad un video postato su Telegram. Il leader di Kiev appare irato, non si accontenta di denunciare l'ennesimo attacco mortale ai civili dell'Ucraina, ma parte immediatamente al contrattacco e parla «conseguenze» per quanto avvenuto a Leopoli.
«Sfortunatamente ci sono morti e feriti», dice Zelensky in apertura del suo video mentre mostra le immagini atroci degli edifici distrutti. Proprio guardando quelle immagini, il Presidente ucraino promette e minaccia: «ci sarà una risposta tangibile al nemico» russo che ha causato la nuova strage.
In una precedente intervista esclusiva alla Cnn, Zelensky aveva anche commentato l'organizzazione della controffensiva, che nelle sue fasi iniziali sarebbe stata rallentata dalle difese e dalle trincee costruite dai russi nelle parti occupate del Paese. La risposta militare ucraina, dunque, sarebbe potuta anche partire prima, se Kiev fosse stata fin da subito in possesso dei mezzi per abbattere gli avamposti dei russi.
Zelensky si è detto sempre molto grato agli Usa e agli Stati occidentali alleati per le forniture di armi e dei finanziamenti con cui sostengono l'Ucraina durante la guerra, «tuttavia, ho detto più volte ai leader occidentali che avremmo voluto iniziare la controffensiva prima, e che avremmo avuto bisogno dei mezzi necessari», ha anche spiegato.