C'è chi rimane deluso per il summit a Vilnius, c'è invece chi esulta. Tre righe hanno decantato il fato dell'Ucraina il cui destino non sarà - almeno a breve - nella Nato. Il segretario generale Stoltemberg ha gelato la richiesta di Kiev, provocando le ira del presidente Zelensky. Ma dopotutto Stoltemberg ha detto solo quello che tutti pensavano: non si può far entrare un paese in guerra nella Nato. I risultati, altrimenti, sarebbero catastrofici.
Le ultime tre righe del paragrafo undici della dichiarazione conclusiva del vertice Nato suonano come una sentenza di morte per le ambizioni di Zelensky, ma che in realtà sposano la linea degli Usa.
D'altro canto, le tre righe imbufaliscono il presidente ucraino, che parla di precedenti "assurdi" e mai visti primi.
Aveva criticato Zelensky ancor prima di arrivare a Vilnius. Il segretario generale, Jens Stoltenberg, ha però spiegato ai giornalisti presenti l'importanza dell'avvicinamento dell'Ucraina alla Nato e come siano cambiate le cose rispetto alla dichiarazione di Bucarest del 2008, quando la Nato aprì le sue porte - sulla carta - a Kiev.
In sostanza, per Stoltemberg il processo è stato "velocizzato" e ha aggiunto - smentendo clamorosamente Zelensky - che "in un nessuno processo di adesione è stato mai stabilito un calendario, si tratta di un percorso per condizionalità". E ha sottolineato, poi, come "tutti gli Alleati siano d'accordo che quando una guerra è in corso non è il momento per fare dell'Ucraina un membro a pieno titolo dell'Alleanza".
Passa così la linea voluta fortemente dal presidente americano, Joe Biden, consapevole che l'entrata immediata dell'Ucraina nella Nato avrebbe trasportato tutta l'Alleanza atlantica in guerra contro la Russia. E gli scenari sarebbero diventati decisamente caldi, perché molto probabilmente la Cina non sarebbe rimasta a guarda.
Il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, e il presidente Biden, sono stati a colloquio per un'ora e 15 minuti. L'incontro è arrivato dopo che Erdogan aveva dato l'assenso all'ingresso nella Nato della Svezia. Il via libera era stato annunciato dallo stesso Stoltemberg:
Biden ha ringraziato Erdogan per l'opera diplomatica condotta negli ultimi mesi e dichiarato che "da 5 anni è impaziente di mettersi al lavoro" con il leader turco. Parole cordiali ricambiate dallo stesso Erdogan prima dell'incontro.
Ha detto Erdogan da Vilnius.