Pare che la lunga frattura tra il Governo della Russia e il gruppo di mercenari Wagner si sia ricomposta: il quotiamo russo Nezavissima Gazeta informa del fatto che Evgheny Prigozhin e la sua Wagner siano stati riabilitati da Vladimir Putin in persona. Per mesi i quotidiani di tutta la Russia hanno perlato di un tradimento feroce da parte di Prigozhin, di una pugnalata alle spalle all'Esecutivo russo. Ora la narrazione è del tutto cambiata, per andare ad abbracciare la versione che già il leader della Wagner stava diffondendo nelle ultime settimane, ossia quella di una umile richiesta di considerazione da parte della Wagner, espressa con i modi bruschi dell'ammutinamento.
Sembra dunque che tra Putin e Prigozhin sia pace fatta. Eppure, qualche dubbio sulla veridicità di questo rappacificamento serpeggia ancora, tanto che diverse emittenti pubbliche stanno presentando materiale compromettente su Prigozhin. Si tratta forse del segnale di uno sconto tra le élite ancora in atto.
Nel frattempo, il gruppo Wagner pare essere passato alle offerte di pace. Prigozhin avrebbe infatti consegnato alle armate russe 2mila pezzi di equipaggiamento, tra carri armati, Mlrs, sistemi di difesa aerea e obici. Lo rende noto il Ministero della Difesa russo, poi citato da Interfax.
Tra le munizioni in gentile concessione dalla Wagner figurano anche 2.500 tonnellate di munizioni e circa 20mila armi leggere. La Tass spiega che tutto il materiale inviato da Prigozhin sarà stoccato per la manutenzione e ribadisce come molte delle munizioni non siano mai state utilizzate in battaglia prima.
Mentre la Russia risolve i suoi guai interni, l'Ucraina geme sotto nuove esplosioni. Nel pomeriggio di oggi, una forte deflagrazione a Zaporizhzhia ha ferito anche gravemente sei persone, tra cui un bambino. Ad annunciarlo è il vicesindaco Oleksandr Vlasyuk, le cui parole sono state rilanciate dall'Ukrainska Pravda: