Il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov parla della guerra tra Russia e Ucraina in un'intervista al quotidiano Lenta.ru: nel mirino del fedelissimo di Putin ci sono in particolare gli F-16 che l'Occidente ha garantito a Kiev. Per Lavrov questi armamenti corrispondono ad una vera e propria «minaccia nucleare» per Mosca.
«Un esempio di sviluppo estremamente pericoloso è il piano degli Stati Uniti di trasferire aerei da combattimento F-16 al regime di Kiev», ha detto Lavrov parlando dei nuovi equipaggiamenti in mano a Zelensky.
L'etichetta "F-16" serve a descrivere un particolare aereo da combattimento multiruolo e monorotore. Il primo prototipo fu disegnato dalla General Dynamics per poi affidarlo all'Areonautica Militare Statunitense. Si tratta di un caccia leggero, che nel corso dei decenni (il suo primo anno di produzione risale al 1976) si è evoluto a diventare un progetto multifunzione con la capacità di raggiungere anche i 15.000 metri in volo. Questi velivoli furono scelti dalle forze aeree di 25 nazioni.
La preoccupazione di Lavrov sul nucleare riguarda la specifica capacità degli F-16 di trasportare armi atomiche. Secondo il Ministro degli Esteri russo, dunque, il fatto che Kiev si sia dotata di questi armamenti potrebbe voler dire che l'esercito ucraino è pronto - e ora anche in grado - a portare sul suolo nazionale armi nucleari.
Ha detto Lavrov a Lenta.ru, poi rilanciato dalla Tass. Il Ministro ha poi riportato l'avviso perentorio del Cremlino: un appoggio militare di questo tipo all'Ucraina significa, secondo Mosca, alimentare il rischio di una «catastrofe» nucleare e perpetrare un'aggressiva politica anti-russa che avrà «conseguenze».
Se e quanto sia legittimo per la Russia sentire la pistola dell'atomico puntata alla tempia, dopo che Putin stesso ha dato il via al dislocamento di armi nucleari verso l'alleata Bielorussia, rimane una questione aperta, che riguarda la strategia propagandistica e militare del Cremlino.