Scuola, Valditara ritorna sull'importanza del voto in condotta, parla dell’esame di maturità e commenta ancora il troppo grande divario, a livello di istruzione, che c'è tra le aree a Nord del Paese e quelle a Sud. Vediamo dunque tutte le dichiarazioni rilasciate oggi, martedì 18 luglio 2023, dal ministro dell’Istruzione e del Merito.
Il ministro parla ai microfoni del programma 24 Mattino, in onda su Radio 24. Giuseppe Valditara sostiene che, secondo lui, ora come ora, è necessario più che mai riportare nelle strutture scolastiche la cultura del rispetto nei confronti di ciò che si studia, ma anche soprattutto nei confronti degli insegnanti.
Come dimostrano i recenti avvenimenti di quest'anno in Italia che hanno fatto molto discutere, spesso e volentieri, i ragazzi purtroppo sottovalutano e male interpretano quello che dovrebbe essere il ruolo dei docenti, dei dirigenti, dei presidi e di tutti i membri che fanno parte del personale scolastico.
Vi riportiamo allora le parole del ministro dell’Istruzione e del Merito a questo proposito:
Giuseppe Valditara dunque, a questo punto, annuncia che nelle scuole secondarie di primo grado il voto di condotta tornerà a far parte della media. Per quanto riguarda invece le scuole superiori, esso influirà sui crediti in vista dell'esame di Stato finale, la maturità.
Ma non è finita qui. Il ministro afferma anche che chi avrà se in condotta a settembre dovrà presentarsi davanti alla commissione di professori e verrà interrogato. Sempre ai microfoni di 24 Mattina, il politico afferma:
Un altro importante punto è quello della sospensione. Valditara spiega che prima essere sospesi da scuola significava rimanere a casa, ora invece le regole cambiano.
Secondo Giuseppe Valditara dunque è giusto che chi è soggetto ad un provvedimento di sospensione dalla scuola per gravi motivi, si occupi di fare dei lavori socialmente utili, invece che stare a casa come avveniva in precedenza. Su tale argomento il ministro ha un pugno molto duro e non è intenzionato a cambiare idea.
Il politico svela inoltre che chi avrà il 5 in condotta a fine anno verrà automaticamente bocciato e dovrà ripetere l'anno. Se invece il soggetto in questione frequenta l'ultimo anno di superiori, con il 5 in condotta costui non verrà ammesso alla maturità.
Sempre per quanto riguarda l'esame di Stato, il ministro afferma che vi è l'intenzione di migliorare le cose soprattutto per quanto riguarda la prova orale. Per quanto riguarda invece le prove scritte, cambiare qualcosa sarebbe molto più complicato, ma secondo Valditara si potrebbe fare una riflessione.
Infine, nel corso dell'intervista di oggi il ministro ritorna sui risultati delle Invalsi 2023 e in particolare sul divario che vi è tra il Nord e il Sud Italia. Un divario, secondo Giuseppe Valditara, assolutamente inammissibile.
Da qui nasce l'idea di una Agenda Sud che prenderà il via a partire dal mese di settembre. Ma come funzionerà? A spiegarlo è il ministro