La MotoGP quest'anno è una storia a due tra case costruttrici azzurre, con un terzo incomodo che viene da oltre le Alpi, l'Austria. Parliamo naturalmente di Ducati, Aprilia e KTM, con la moto di Aleix Espargarò che a Silverstone ha messo dietro la moto di Borgo Panigale di Bagnaia e la KTM di Brad Binder in una corsa caretterizzata dalla pioggia.
La Desmosedici in MotoGP sono ben otto, di cui quattro ufficiali oltre a quelle del team satellite Pramac e alle quattro fatte scendere in pista dal team VR46 e team Gresini.
C'è chi pensa che però che ci sarà una sostituzione ai vertici della categoria regina: a dirlo è Marc Marquez che non scommette però sulla Honda, bensì proprio sulla KTM.
Parole dolci per quella che, non certo da oggi, potrebbe essere la prossima destinazione dell'otto volte iridato, considerato anche nel 2024 scadrà il contratto con la Honda.
Per sua stessa ammissione Le corse sono un’evoluzione costante. E se ti impigrisci, gli altri ti superano, stoccata alla Honda che sta vivendo probabilmente il momento più difficile della sua storia, e sicuramente non gradirà l'opinione del suo pilota.
Il direttore corse KTM Pit Beirer allontana però l'approdo immediato dello spagnolo già a partire dal prossimo anno.