19 agosto 1995: a quattro anni dall’ultimo match, Mike Tyson ritorna sul ring per sfidare Peter McNeeley a Las Vegas
19 agosto 1995: a quattro anni dall’ultimo match, Mike Tyson ritorna sul ring per sfidare Peter McNeeley a Las Vegas. He’s Back recitava la scritta a caratteri accesi posta sopra la testa del pugile americano. Tutto era pronto per quella sfida tanto attesa che sanciva il ritorno di Iron Mike sul quadrato. Un ritorno dopo quattro anni di assenza. Una lontananza dal mondo della boxe dovuta non a motivi sportivi, ma di ben altra natura. Alla fine del 1991, dopo la seconda vittoria contro Donovan "Razor" Ruddock, tutto era pronto affinchè Tyson sfidasse il campione dei pesi massimi Evander Holyfield. Qualcosa però non va come previsto. Inizia infatti per Tyson uno dei periodi più bui della propria vita e della propria carriera, legato al periodo di incarcerazione a causa dell’accusa di stupro ai danni di Desiree Washington. Ad inizio 1992 il pugile viene infatti condannato a sei anni. Ne sconta solo tre: il 25 marzo 1995 viene rilasciato sulla parola. Nemmeno fa in tempo a mettere piedi fuori dalla prigione, che già si parla del suo prossimo incontro sempre con lo zampino di Don King. Dopo tante voci e speculazioni, arriva l’annuncio ufficiale: il 19 agosto 1995 Mike Tyson avrebbe sfidato il connazionale Peter McNeeley. Mike Tyson he’s back.
MGM Grand Arena di Las Vegas, Nevada. Hurricane McNeely non è forse l’avversario che si aspettava per un evento così atteso - basti vedere i milioni di dollari d’incasso e di diritti pay tv - e chiacchierato quale il ritorno sul ring di Tyson. E la storia, ma viene da dire, la matematica, ci consegnano uno dei match più brevi di sempre, con i suoi 89 secondi di durata. Tyson resiste ai colpi del colosso avversario e attende a dovere per sferrare i suoi colpi. Uno lo sferra quasi subito: colpisce McNeely al volto, all’altezza del naso. Il pugile in pantaloncini verdi vacilla e cede. Il conteggio dell’arbitro arriva a otto. Si prosegue. Per poco. Un montante destro di Iron Mike affonda McNeeley. Vinnie Vecchione, manager di quest’ultimo, parla con l’arbitro Lane: per il suo boxer l’incontro finisce qui. La vittoria va a Tyson. Si, ci si aspettava tutt’altro spettacolo.
Ricordiamo il pugile americano per la furia dei suoi colpi. Ed infatti, dal 1985 al 2005 Iron Mike ha mandato al tappeto in nove occasioni i suoi avversari… in meno di un minuto! Il primo caso fu con Sterling Benjamin, nel 1985, terminato a 54. Nel medesimo anno, il 10 aprile del 1985, all’Empire State Plaza Convention, Tyson manda ko in 52 Trent Singleton. Ma non è finita qui: il 27 di dicembre al Latham Coliseum, il pugile chiude un annata devastante – su cui non abbiamo ancora detto tutto – buttando giù Mark Young in 50. Continuando ad abbassare il cronometro, arriviamo al 2003 con il ko a Clifford Etienne in 49. Torniamo ora al fatidico 1985 per l’incontro con Micheal Johnson che va giù in 39’’. Medesimo tempo per il colpo con cui il Nostro batte Ricardo Spain. Andiamo sul podio. Partiamo da Hampden Park, Glasgow. E’ il 2000 è l’uragano si abbatte sul povero Lou Savarese: 38 secondi è la storia è finita. Secondo posto. Torniamo all’anno di grazia 1985. E’ il 25 ottobre e Robert Colay crolla dopo davanti il pubblico dell’Atlantis Hotel & Casino, di Atlantic City. Ora citiamo la storia della boxe. 26 luglio 1986, Civic Center di Glens Falls: Tyson batte Marvis Frazier, figlio della leggenda Joe Frazier, in 30.