Salvatore Esposito arriva a questa Venezia 80 con una carriera che lo vede muoversi ormai con disinvoltura tra Italia e Stati Uniti, dove lo sciopero di Hollywood lo vede schierato apertamente dalla parte dei manifestanti.
Per Salvatore Esposito, tornare alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia significa sempre tornare a "respirare la magia del cinema".
L'attore lanciato da Gomorra - La Serie arriva a Venezia 80 in rappresentanza della nutrita 'pattuglia' di film e personalità italiane, dopo Pierfrancesco Favino e il Comandante di Edoardo De Angelis, e Micaela Ramazzotti, venuta a presentare il suo esordio alla regia Felicità.
Esposito è ormai diventato una star internazionale e Hollywood gli ha spalancato le sue braccia scegliendolo per la serie di culto Fargo, basata sull'omonimo film dei fratelli Joel e Ethan Coen e da loro prodotta.
Il suo, quindi, è un punto di vista privilegiato su quanto sta accadendo a Hollywood con lo sciopero di attori e sceneggiatori e sul quale Esposito dimostra di avere le idee molto chiare, quando viene raggiunto dal nostro inviato Thomas Cardinali.
In particolare, l'attore partenopeo punta l'accento sugli eccessi legati all'utilizzo dell'intelligenza artificiale e sui problemi - salariali e di diritti negati - che tali eccessi, voluti dai produttori hollywoodiani, comportano per gli attori.
Evidentemente non pago della carriera nel cinema, Esposito dal 2021 si è cimentato con quella di scrittore. A quell'anno risale, infatti, l'uscita del romanzo Lo Sciamano, primo capitolo di una trilogia incentrata sulle avventure da thriller del profiler Christian Costa, con il secondo capitolo, Eclisse di sangue, arrivato invece nel 2022.
Il Genny Savastano di Gomorra annuncia non solo che la conclusione della saga arriverà il prossimo anno, ma anche di essere al lavoro per un adattamento cinematografico.
Un'ultima domanda riguarda la serie Piedone, nella quale Esposito sarà chiamato a raccogliere l'eredità di una vera e propria icona, Bud Spencer, ovvero Carlo Pedersoli, che interpretò una serie di pellicole incentrate sulla figura del commissario Rizzo tra il 1973 e il 1980:
Esposito esprime anzitutto il suo ringraziamento a Giuseppe Pedersoli, figlio di Bud Spencer, e chiarisce che il remake non replicherà semplicemente quanto visto nei film originali ma cercherà, piuttosto, di far innamorare le nuove generazioni ai valori del personaggio.
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