Giuseppe Conte e la Roma, un amore infinito. Senza barriere né confini. Basta nominargli la squadra giallorossa che il leader dei Cinque Stelle, accantona sia Meloni che Schlein in un battito di ciglia e s'accende all'improvviso. Il capo dei grillini cambia completamente espressione, gli occhi si illuminano e il volto è raggiante, disteso e sorridente.
Incredibile che la Roma produca questo effetto a Giuseppe Conte, lui minimizza un po', ma si vede che ci tiene, anche perché è "un amore di gioventù che nasce nel periodo universitario quando venni a Roma e iniziai il mio percorso". E gli è entrata dentro al cuore, tanto che appena può va allo stadio e si gode pubblico e squadra. "Una cosa che mi ha coinvolto emotivamente con grande passione".
Per il leader politico dei Cinquestelle è una serata particolare, diversa dalle altre che vive ogni giorno. E' stato invitato, ed è tra gli ospiti d'onore per il Premio Colalucci, giunto alla nona edizione e organizzata dal giornalista e presidente dell'Ordine dei giornalisti Guido D'Ubaldo.
Una manifestazione dedicata al popolare giornalista romano scomparso nel 1984, colui che fondò la storica testata "Il Tifone" e a rendergli omaggio, non solo Giuseppe Conte, pure Lina Souloukou nuovo CEO e direttore generale della Roma e la campionessa della marcia Antonella Palmisano, ma anche tanti altri ospiti illustri come il cantante Antonello Venditti, il regista Enrico Vanzina, ma anche il sottosegretario con delega all’editoria Alberto Barachini al sindaco Gualtieri e al direttore di Repubblica Maurizio Molinari.
Insomma una serata importante nella quale il leader dei Cinquestelle Giuseppe Conte ha staccato un po' dalla politica, celebrato con un premio e con la voglia di dedicarsi a uno dei suoi amori, il calcio e la Roma. E ai microfoni di Tag24 ha raccontato quello che che prova ogni volta che pensa e parla della squadra giallorossa per la quale prova "un amore infinito".
"La Roma - ha spiegato Giuseppe Conte con un eloquente sorriso compiaciuto - Non è un amore infantile, ma di gioventù che mi ha preso e coinvolto emotivamente con grande passione. E' una bella cosa, mia". Sul momento attuale pochi dubbi da parte del leader politico che professa anche una certa competenza: "Devo dire che sono fiducioso, abbiamo stentato un po' all'inizio ma credo che esprimeremo delle grandi potenzialità".
Poi il discorso scivola su due tecnici, prima l'amore d'infanzia e poi quello attuale, Zeman e Mourinho, un po' uno l'opposto dell'altro dal punto di vista tattico, non per Giuseppe Conte che li unisce in una sola cosa e a Tag24 spiega: "Zeman per me suscita ricordi affettuosissimi per l'infanzia, il Foggia di Zeman andavo a seguirlo allo stadio Zaccaria, la prima squadra ed è una amore che non ho mai messo da parte, ma adesso c'è la Roma e quella di Mourinho devo dire la verità mi piace assai e mi piace anche molto perché è una squadra solida e quadrata che ci porta anche concrete soddisfazioni come quelle che abbiamo raggiunto a livello europeo, un tecnico poi che ci porta due finali europee e una delle due vinte, non si può criticare"