27 Oct, 2023 - 10:03

Verstappen punzecchia la Ferrari: “Se una macchina risulta irregolare, va controllata anche la gemella”

Verstappen punzecchia la Ferrari: “Se una macchina risulta irregolare, va controllata anche la gemella”

Max Verstappen è tornato a commentare quanto accaduto durante il Gran Premio degli Stati Uniti. Il pilota olandese ha parlato per quanto riguarda le squalifiche della Mercedes di Lewis Hamilton e della Ferrari di Charles Leclerc. Le due vetture hanno ricevuto una squalifica tramite il Formato Sprint che ha fatto venir fuori un consumo eccessivo del pattino sul fondo vettura. In questi caso si parla di irregolarità che quindi ha squalificato i due piloti. Decisione che le due case automobilistiche hanno chiaramente accettato dato che si tratta del regolamento. Controllo che però non è stato fatto alle altre due vetture gemelle, quelle di Carlos Sainz e di George Russell .

Verstappen, l'attacco alla Ferrari

Tra le macchine controllate con lo stesso formato ci sono state anche la McLaren di Lando Norris e la Red Bull di Max Verstappen, entrambe hanno superato il test, ma il pilota olandese aveva qualcosa da dire a riguardo. Queste le sue parole secondo quanto riporta racingnews365.com:

Nessuno vuole prendersi consapevolmente il rischio di risultare irregolare. Con una sola sessione di prove libere è difficile azzeccare tutto. Una volta che l’assetto è congelato si può solo agire sulla pressione delle gomme. Nessuno però vuole correre con gomme ‘sacrificate’ per compensare problemi a livello di altezza da terra. Ad ogni modo anche se i controlli sono casuali e possono riguardare talvolta i primi quattro classificati, altre volte quattro piloti di centro-gruppo, non c’è mai ovviamente la volontà di rischiare troppo con l’altezza da terra. Per controllare tutte le vetture ci vorrebbero 100 persone dedicate e non è possibile. Nel momento in cui una vettura risulti irregolare allora è necessario controllare anche quella del compagno di squadra. In caso contrario si fanno guadagnare posizioni ad un pilota che con tutte le probabilità aveva una vettura impostata più o meno alla stessa maniera perché solitamente l’assetto tra le macchine non è così tanto diverso

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Davide Cavallo
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