L'Arabia Saudita rimane l'unica candidata ai Mondiali 2034. Dopo aver strappato a suon di milioni di euro le stelle del calcio alle big europee, l'Arabia Saudita muove un altro passo importante per entrare nell'élite del calcio internazionale. Il ritiro dell'Australia la lascia unica candidata per ospitare la Coppa del Mondo 2034, ed è assolutamente improbabile l'inserimento di un nuovo avversario entro il 30 novembre, deadline per la ratificazione dell'accordo con la FIFA. Il motivo è semplice ed ha che fare con le altre sedi delle edizioni già annunciate.
Con l'edizione del 2026 in programma negli Stati Uniti e Canada e quella del 2030 nel triangolo composto da Spagna, Portogallo e Marocco, la FIFA aveva chiesto ai Paesi di Asia e Oceania di candidarsi per mantenere il principio della rotazione continentale, senza, però, trovare grande interesse. La candidatura dell'Arabia Saudita, in realtà, era inizialmente prevista per il 2030 all'interno di un edizione a più nazioni con Grecia ed Egitto, ma del progetto non si è poi saputo più nulla. Un mese fa è arrivata la candidatura saudita, proprio tenendo conto di avere questa volta la strada assolutamente spianata. Un'ennesima vittoria per il calcio arabo che dopo gli arrivi di Neymar, Cristiano Ronaldo e Milinkovic-Savic può festeggiare un altro grosso traguardo.
L'Australia, reduce dall'organizzazione dei Mondiali femminili in collaborazione con la Nuova Zelanda, ha preferito ritirare la candidatura per il 2034 per concentrarsi su altri due progetti più vicini a livello di tempistiche.
Yasser Al Misehal, presidente della SAFF, aveva commentato così la decisione:
Sarebbe la terza edizione che ospiterebbe l’Asia, dopo Korea del Sud e Giappone nel 2002 e il Qatar nel 2022, e rifletterebbe gli obiettivi della nazione di sbloccare nuove opportunità calcistiche a tutti i livelli e l’impegno a sostenere la crescita del gioco. Una politica che lo stato arabo sta intraprendendo non solo a livello calcistico ma anche sul piano sociale e a livello economico nell’ambito di Vision 2030.