02 Nov, 2023 - 13:12

Coppia intossicata Ariano Irpino, il legale del ristoratore: "Per noi il responsabile va individuato da un'altra parte, nessun altro si è sentito male per l'olio al peperoncino"

Coppia intossicata Ariano Irpino, il legale del ristoratore: "Per noi il responsabile va individuato da un'altra parte, nessun altro si è sentito male per l'olio al peperoncino"

Proseguono le indagini per far luce sulla tragedia avvenuta ad Ariano Irpino, in provincia di Avellino. Gerardina Corsano di 48 anni, ha perso la vita per una presunta intossicazione alimentare da botulino, tossina potenzialmente contenuta in un barattolo di peperoncino misto all'olio di proprietà di un noto ristorante della zona. La signora e il marito si sono sentiti male dopo aver cenato, sabato 28 ottobre, nel locale del paese.

Al momento il marito, Angelo Mennino di 52 anni, non è in pericolo di vita ed è stato trasferito dall'ospedale di Ariano Irpino al Cotugno di Napoli, e, come riportato da alcune testate giornalistiche, l'uomo non è stato ancora informato della morte della moglie, con la quale era sposato da poco più di un anno.

Entrambi i coniugi si erano recati due volte all'Ospedale Frangipane di Ariano Irpino per problemi di salute ma sono stati dimessi.

TAG24 ha intervistato l'avvocato Guerino Gazzella, difensore della proprietaria del Ristorante l'Oasi, al momento chiuso per indagini da parte dei NAS e dell'ASL.

Coppia intossicata Ariano Irpino, parla il legale del ristoratore

D. Avvocato, ci sono novità sulle indagini? Il barattolo di peperoncino e olio è stato analizzato? Ci sono presenze di botulino all'interno?

"Se ci fosse del botulino all'interno del barattolo saranno l'ASL e i NAS a stabilirlo. Lo stesso barattolo di peperoncino è stato utilizzato lo stesso giorno da circa 15/20 persone e nessuno ha avuto problemi. L'intossicazione da botulino avrebbe dovuto avere un effetto dirompente su più persone, invece ne ha potenzialmente colpite soltanto due"

D. C'è la possibilità che l'avvelenamento sia avvenuto per altre cause?

R. Sì, la Procura sta indagando per comprendere cosa ha mangiato la coppia a pranzo e nel giorno successivo, è fondamentale ricostruire le ultime 48 ore della vittima per stabilire le motivazioni del decesso. La mia assistita - la proprietaria del ristorante - ha aperto le porte del locale e collaborato sin da subito con le forze dell'ordine mostrando la massima trasparenza. Noi abbiamo interesse che esca fuori la verità e in città (Ariano Irpino) c'è solidarietà sia per la proprietaria che per la coppia e le loro famiglie.

"Al ristorante solo prodotti a km0"

D. Da dove provengono i prodotti utilizzati nel ristorante?

R. Al momento i prodotti sono nelle mani dei NAS e all'ASL. La signora acquista tutti prodotti di qualità e a km0, si rifornisce solo con materiali di prima qualità da contadini ed imprenditori della zona. Ieri abbiamo inoltre precisato in un comunicato stampa che noi siamo qui, collaboriamo e non scappiamo, e siamo vicini ai familiari della vittima. Dobbiamo capire come e perché abbia perso la vita una donna di meno di 50 anni. Per noi il responsabile è da individuare da un'altra parte: noi abbiamo fiducia nei controlli della sanità e nella procura. Inoltre, abbiamo presentato i nomi e cognomi di chi ha mangiato il peperoncino quella sera ed è in salute e non ha avuto alcun problema. Purtroppo il decesso c'è stato e speriamo che Angelo si salvi, ma noi non siamo i responsabili".

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Antonio Preziosi
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