Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha rilasciato un’intervista alla Nbc in cui ribadisce l’importanza dell’aiuto estero nel conflitto in Ucraina per creare un argine di fronte all’espansionismo russo.
Il presidente ucraino ha rinnovato le richieste di aiuto su scala internazionale, in particolar modo riguardo i sistemi di difesa aerea. L’Ucraina necessita infatti di droni capaci di attaccare ma allo stesso tempo raccogliere informazioni su quanto accade nelle zone di combattimento. Non si potrà fare un passo avanti se cesseranno questi aiuti.
Zelensky ha inoltre ribadito di non essere ancora pronto per intavolare trattative con i russi ma che anzi, l’Ucraina stia lavorando ad una nuova strategia per avanzare più velocemente.
Difficile iniziare trattative quando quotidianamente alcune aree ucraine sono ancora puntualmente prese di mira. Il riferimento in questo caso è indubbiamente a Kherson, una delle zone più martoriate da quanto è iniziato il conflitto. Il bilancio dell’ultimo attacco notturno conta due morti e sei feriti secondo Oleksandr Prokudin, capo dell’amministrazione militare regionale.
Gli attacchi si sono concentrati anche nella zona del Dnipro, in particolare sulla riva sinistra del fiume. Roman Mrochko, capo dell’amministrazione militare della città di Kherson, lo ha confermato mediante i profili social.
Nel frattempo, Ukrinform ha sottolineato i dati rilasciati dall’ufficio del Procuratore generale ucraino. Dal momento dell’inizio dell’invasione russa, datato 24 febbraio 2022, i bambini ucraini rimasti vittime dei bombardamenti sono stati 510. Oltre il doppio quelli rimasti feriti, ben 1143. Gran parte di questi erano concentrati in alcune aree spesso prese di mira dai russi, come la regione del Donetsk.