Durante Juventus-Inter dello scorso 4 aprile 2023, i tifosi bianconeri hanno intonato cori razzisti nei confronti di Romelu Lukaku. Il fatto, per la Procura di Torino, c'è stato ma non è punibile. È questa la decisione dopo l'analisi dei fatti. Per i casi della semifinale di Coppa Italia 2023 e per i cori razzisti a Romelu Lukaku, infatti, la Procura di Torino ha chiesto l'archiviazione per l'articolo 131 bis del codice penale.
Lo scorso 4 aprile, l'Allianz Stadium di Torino ha ospitato la semifinale d'andata di Coppa Italia tra Juventus e Inter. I nerazzurri hanno raggiunto il pareggio al minuto 94, grazie al calcio di rigore trasformato da Romelu Lukaku. Quanto accaduto nei minuti successivi ha, poi, dell'incredibile. Il belga ha celebrato la rete con la classifica esultanza (saluto militare e dito davanti alla bocca), causando l'ira di giocatori e tifosi bianconeri. Juan Cuadrado, ora proprio all'Inter, è stato espulso e i tifosi bianconeri hanno intonato cori e ululati razzisti nei confronti di Romelu Lukaku.
Il belga, poi ammonito, aveva sottolineato il trattamento ricevuto in un duro sfogo sui social. Per quei fatti, ora, la Procura di Torino ha chiesto l'archiviazione per l’articolo 131 bis del codice penale, che prevede l’esclusione della punibilità per "particolare tenuità del fatto". Secondo quanto sostenuto, i cori sono stati sì ripetuti da una moltitudine di persone, ma che si sono influenzate l'uno con l'altro. I cori, anche razzisti, nei confronti di Romelu Lukaku rappresenterebbero ragioni di rivalità sportiva. Per questo è stata chiesta l'archiviazione. Ecco il passaggio dell'’inchiesta coordinata dal pm Davide Pretti su i 144 tifosi bianconeri indagati per cori razzisti:
A causa del cartellino giallo rimediato per l'esultanza, Romelu Lukaku era stato squalificato. Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha poi deciso di "graziarlo". Il belga ha poi potuto giocare la semifinale di ritorno con la Juventus - vinta per 1-0 - e ha portato in finale l'Inter. I nerazzurri hanno poi vinto la competizione, battendo la Fiorentina nella finale giocata allo stadio Olimpico di Roma.