Venerdì di mobilitazione in tutta Italia per gli studenti. Tutti contro la Manovra del governo Meloni e la riforma Valditara e in appoggio alla causa palestinese. Non sono mancati i momenti di tensione, come accaduto a Torino, né le proteste oltre i simboli, come le foto della premier Giorgia Meloni e della segretaria del Partito democratico Elly Schlein bruciate a Bologna.
Detto delle manifestazioni a Roma, e di quelle eclatanti tra Firenze e Siena, nel capoluogo piemontese viene riferito un lancio di oggetti contro le forze dell'ordine. Si sono allora registrare cariche di alleggerimento e manganellate, con il conseguente ferimento di qualche manifestante. Bruciata una bandiera israeliana.
Lanci anche a Milano, in questo caso di palloncini contenenti vernice rossa, sulle vetrine e soprattutto in centro città. Le proteste hanno avuto ripercussioni sulla viabilità ordinaria e hanno costretto alla deviazione del tragitto alcuni mezzi pubblici.
Di Meloni e Schlein, ma anche del premier israeliano Benjamin Netanyahu e del sindaco Matteo Lepore. Sono queste le immagini bruciate nel corso della protesta studentesca a Bologna. Manifestazione per la scuola e l'università e pro-Palestina fermata dalla Polizia quando ha provato a entrare in Piazza Maggiore per raggiungere la protesta dei sindacati.
"Povertà educativa e sionismo. Tutto merito vostro. Stop genocidio e stop riforma Valditara". Questa la scritta sullo striscione che apriva il corteo degli studenti a Napoli. Arrivato all'altezza della sede locale di Fratelli d'Italia, un gruppo ha affisso uno striscione contro la decisione del governo nei confronti della risoluzione Onu sul cessate il fuoco nella Striscia, con su scritto: "Governo Meloni criminale, chi si astiene è complice".
Sono le stesse rivendicazioni di oltre quaranta piazze italiane che hanno raccolto l'appello del Fronte della Gioventù Comunista (Fgc).