Dodici giornate di campionato, 17 punti portati a casa e decimo posto in classifica. La Lazio di Maurizio Sarri, dopo un periodo di crisi, ora sembra essere tornata in corsa, ma rientrare nella lotta Champions adesso c’è bisogno di cambiare marcia. 13 gol fatti e 13 gol subiti, a preoccupare i tifosi biancocelesti è soprattutto la mancanza di gol. Il primo ad essere finito sul banco degli imputati, è stato Ciro Immobile, ma il capitano non è di certo l’unico assente all’appello. Nella crisi di gol, in casa Lazio infatti, influisce soprattutto la carenza realizzativa di Zaccagni e Felipe Anderson: ecco i dati.
La sosta per le partite di qualificazione a Euro 2024 delle Nazionali potrebbe essere d’aiuto alla Lazio di mister Maurizio Sarri. I biancocelesti hanno chiuso il precedente tour de force, tra Serie A e Champions League, con il derby della Capitale e adesso hanno ricominciato ad allenarsi in vista della prossima tornata di partite. Tante le energie spese, tanti gli impegni ravvicinati, ma dalla prossima settimana e fino a Natale sarà lo stesso. Questi giorni possono servire per ricaricare le batterie, per recuperare qualche infortunato e per ripartire alla grande, sin dalla sfida con la Salernitana. La Lazio d’altronde si trova costretta ad inseguire, ha avuto alcuni passaggi a vuoto imprevisti e adesso se vuole tornare in corsa Champions non potrà sbagliare più. Per farlo però, per trovare la giusta continuità e per riuscire ad inanellare qualche vittoria consecutiva, avrà bisogno di ritrovare i suoi migliori interpreti.
Questa squadra è in grande crescita, aveva detto mister Sarri a commento del match con la Roma. Ed effettivamente, rispetto all’inizio della stagione, molte cose sono già migliorate. Se fino a un certo punto però, il problema fondamentale era rappresentato dalla fase difensiva, ora a preoccupare è più che altro l’attacco. Immobile, dopo un periodo di difficoltà, dovuto a qualche infortunio di troppo, ora sembra finalmente essere tornato alla normalità. I suoi gol, a questa Lazio, mancano come il pane ma allo stesso tempo il popolo laziale sa bene che se Ciro ingrana e soprattutto se sta bene, non si ferma più. Grazie al gol contro il Feyenoord, adesso si è sbloccato, però, lo stesso non si può ancora dire di Zaccagni e Felipe Anderson. I due esterni infatti stanno vivendo entrambi un momento di flessione, ma sono stati fondamentali lo scorso anno per il raggiungimento del secondo posto e Sarri ne ha bisogno anche in questa stagione.
La Lazio soffre di carenza di gol e Sarri dovrà trovare immediatamente una soluzione per risolvere il problema se vuole tornare a lottare per le prime posizioni. Negli ultimi anni infatti, non era mai accaduto che, arrivati alla dodicesima giornata, si registrassero appena 13 gol segnati in campionato. Un bottino misero sicuramente, soprattutto se lo si confronta con quello della scorsa stagione. In 12 partite i biancocelesti infatti avevano già realizzato 24 gol. Ma la colpa di questa crisi non può essere di certo solo di Immobile. Di critiche, in questa prima parte di stagione, il capitano ne ha subite anche troppe. All’appello però mancano vistosamente anche gli esterni.
Felipe Anderson per Sarri è un intoccabile, una certezza, un titolare inamovibile. In questa stagione però anche il brasiliano non sta rendendo sempre al massimo. Il problema fondamentale è che il numero 7 alterna prestazioni di grandissimo livello ad altre impalpabili e sottotono, ma la Lazio ha bisogno del miglior Felipe per risalire la china. In 12 giornate di Serie A è riuscito a timbrare il cartellino solo una volta mentre lo scorso anno era invece a quota due. Migliori invece i dati che riguardano gli assist: un anno fa, in 12 partite di campionato, ne aveva forniti 2 mentre quest’anno è a quota 4. Non è tanto quindi una questione di vena realizzativa, quanto di qualità in campo.
Diversa e sicuramente più complicata invece la situazione di Mattia Zaccagni. L’esterno ex Verona è fermo ai box e sfrutterà questi giorni di pausa per recuperare appieno. È stato costretto a saltare il derby dopo l’infortunio al ginocchio rimediato contro il Feyenoord in Champions League, ma a prescindere da questo, finora non è riuscito mai ad essere decisivo. I numeri parlano chiaro: in 12 giornate ha timbrato il cartellino solamente una volta, senza fornire nessun assist. La differenza con la scorsa stagione è abissale. Arrivati allo stesso punto del campionato, infatti, Zaccagni aveva già collezionato 5 gol e 3 assist.