Procedono i lavori per il nuovo stadio del Milan: parola di Paolo Scaroni. Il presidente del club rossonero è intervenuto al Lombardia World Summit 2023 a Milano, illustrando le prossime tappe per il nuovo impianto del club. La struttura sorgerà a San Donato e sarà inaugurato entro il 2028.
Un passo verso il futuro. Questa l'idea del Milan di Jerry Cardinale. Il proprietario del colosso RedBird ha deciso di investire in Italia, puntando sugli introiti derivanti dal nuovo stadio di proprietà. Un'opera dall'indiscusso valore, che regalerà alla società rossonera una nuova veste. San Siro è e resterà sempre una pietra miliare del calcio italiano, ma il futuro richiede uno step successivo. E per competere con le big del calcio europeo, risulta fondamentale avere uno stadio di proprietà. Questo l'imperativo del Milan, pronto a far partire i lavori per costruire il nuovo impianto a San Donato. Intervenuto al Lombardia World Summit 2023, il presidente Paolo Scaroni ha illustrato gli ultimi dettagli emersi dalle riunioni delle scorse settimane:
Le ultime dichiarazioni rilasciate da Paolo Scaroni sull'argomento nuovo stadio tracciano un solco. L'intenzione, già manifestata dal club in passato, è chiara: abbandonare San Siro per dar vita a un impianto futuristico e congeniale alle moderne tecnologie. Una struttura a totale disposizione del Milan, sette giorni su sette, dove sarà previsto l'inserimento di attività commerciali, ristorative e musei che racconteranno la storia della società. La zona di San Donato è stata catalogata come la più idonea ad accogliere uno stadio "sempre aperto". Interpellato sull'argomento, Scaroni ha aggiunto:
Non sono mancate diversità di vedute con il Comune di Milano per risolvere la questione relativa al nuovo stadio. Così come nel caso dell'Inter, anche il Milan ha deciso di abbandonare San Siro. Il tutto nonostante i recenti appelli del Sindaco di Milano, Beppe Sala, incentrati sull'invito alle due società di ristrutturare l'attuale stadio che ospita le gare interne di Milan e Inter. Un tentativo fallito a causa di alcune incompresioni tra le parti chiamate in causa sull'argomento. Scaroni, infatti, non ha lesinato una frecciatina al Comune di Milano dopo le ultime polemiche: