La Lazio centra la vittoria contro il Cagliari in un match double face: concentrata e decisa nel primo tempo, troppo a giri ridotti nella seconda frazione. Dove la beffa si stava per materializzare all'ultimo istante, nonostante la superiorità numerica. Ci ha pensato Provedel a disinnescare il colpo di testa di Pavoletti, ma l'1-0 finale non è piaciuto ai tifosi presenti all'Olimpico, che a fine match hanno fischiato per alcuni istanti la squadra.
Ma nella conferenza stampa post partita Giovanni Martusciello (secondo di Sarri che non si è presentato causa influenza) ha voluto invece ribadire l'importanza della vittoria: "Abbiamo portato casa una vittoria pesante".
Lazio-Cagliari è stata per Martusciello quella partita in cui la vittoria veniva sopra ogni altra cosa, viste anche le fatiche di Champions dopo la vittoria contro il Celtic: "La partita si è messa in una condizione straordinariamente favorevole, ma quando succede questo puntualmente non si forza la giocata, si cerca di non commettere errori e si diventa prevedibili. Sapevamo che nel finale di partita con la loro fisicità ci potevano sparare questi palloni lunghi su cui potevamo andare in difficoltà per la nostra poca fisicità".
Una Lazio dai due volti quella vista all'Olimpico: "Noi cerchiamo di partire forte - spiega Martusciello - mettere in difficoltà gli avversari ma non sempre ci si riesce, ma abbiamo portato a casa una vittoria pesante in campionato dopo la sconfitta di Salerno. Veniamo da un passaggio di turno storico in Champions dove la partita ha tolto a tutti tantissime energie perché la Champions ti consuma".
Martusciello però si infiamma appena si parla di Lazio noiosa: "Si dice di non aver visto mai fischi dopo una vittoria, ma io ho visto di peggio. Ha rotto le scatole vedere il lato negativo. Siamo la Lazio e cerchiamo di vincerle tutte, ma non sempre si può. Mi sembra offensivo tutto questo.
Il discorso verte anche sulla mentalità, con il secondo di Sarri che spiega: "Oggi dovevamo vincere, la mentalità viene con le vittorie e non bisogna stare a pensare ad altro. La mentalità si cambia così, abbiamo intrapreso un percorso e lo abbiamo fatto con questa vittoria. Dobbiamo risalire, il nostro obiettivo è tornare a sentire quella musichetta in Europa anche il prossimo anno e non sarà facile.
Ma questa Lazio si sta divertendo? Martusciello non ha dubbi: "Mi diverto se a distanza di diverse partite riesco a ottenere il mio desiderio, ovvero vincere partite attraverso il bel gioco. Alcune volte non si riesce, oggi lo abbiamo fatto nei primi venti minuti dove potevamo anche raddoppiare. Il vantaggio numerico non ci ha portato ad azzannare gli avversari. Poi ci si diverte, chi gioca a calcio si diverte sempre. C’è anche da mettere la bravura degli avversari, è stato bravissimo il nostro portiere a tenere inviolata quella benedetta porta.
E non centra nulla parlare di Lazio piatta nel secondo tempo per Martusciello: Per quanto riguarda oggi credo che noi abbiamo provato tanto a cercare il gol. Il tentativo di gestione non c’è stato, ma se così fosse era per la paura di sbagliare per farli ripartire.
Archiviata la vittoria, adesso arriva la Coppa Italia. Ottavi di finale contro il Genoa, ma Martusciello ha già le idee chiare: Domani parleremo del match con la squadra, ma sappiamo che è una finale. Vediamo se si riesce a ritrovare l’entusiasmo che ci ha contraddistinto. Dobbiamo giocarla e superare l’ostacolo.
Una finale a cui non prenderanno parte sicuramente Casale, Romagnoli e Zaccagni: "Non saranno della partita martedì. Per quanto riguarda Luis Alberto invece dobbiamo ancora valutare. Per il campionato invece vediamo, saranno decisivi i prossimi giorni.
Infine il discorso si sposta su Felipe Anderson, che anche da subentrato non ha mostrato quella grinta che molti si aspettavano: "Ma non centra nulla il rinnovo del contratto - afferma sicuro Martusciello - lo conoscete. Ha una sensibilità diversa, quando non offre prestazioni di alto livello si incupisce. L’ho stimolato per voltare pagina, lo aspettiamo.