Lazio-Genoa doveva essere la partita delle risposte, Sarri le ottiene a metà. Perchè i biancocelesti riescono a centrare l'obiettivo quarti di finale di Coppa Italia dopo la vittoria contro il Genoa per 1-0 (decisivo Guendouzi), ma la prestazione non è stata esaltante.
Una sorta di fac simile del match con il Cagliari, ma questa volta i capitolini non hanno sofferto nei minuti finali, gestendo il vantaggio di corto muso. "Il palleggio è stato più rapido, permettendoci di gestire", le parole del tecnico, che adesso attende la vincitrice tra Roma e Cremonese per conoscere l'avversario ai quarti di finale.
Bisognava dare risposte dopo la vittoria con il Cagliari, dove però i tifosi avevano fischiato la squadra. Questa volta solo sorrisi per una squadra che punta sulla gestione del risultato: "Abbiamo avuto diverse occasioni per chiudere la partita - spiega Sarri - buona dal punto di vita tattico così come con il Cagliari. Questa volta però il palleggio è stato più veloce e quindi siamo andati meglio. L’aspetto positivo è la solidità ritrovata, quello negativo che rischi di subire.
Una difesa che spesso è mancata in questo inizio di stagione. Ora Sarri si gode questa compattezza: La linea si sta muovendo ben ora, però mi sembra sia ben supportata da un centrocampo cresciuto a livello di interdizione". Manca qualcosa però, ovvero la pericolosità offensiva: "Stasera palle gol ci sono state, dobbiamo però essere più cinici. Ma il palleggio della squadra a tratti mi è piaciuto, specie con un terreno ingiocabile, va rimosso. In questo modo è più difficile giocare. L’anno scorso di questi tempi il terreno era buono.
Una vittoria senza Vecino in panchina, non convocato per motivi disciplinari: Quello di Vecino è stato un episodio da spogliatoio nemmeno troppo clamoroso, ma la società ha preso una decisione e io l’ho avallata. C’è margine per recuperare il rapporto.
Ora però Sarri fa la conta, visto che anche contro il Genoa Isaksen e Patric hanno dovuto lasciare il campo per noie muscolari: "Isaksen ha avuto un piccolo risentimento e Patric un indurimento al polpaccio. La prima impressione dei medici è che non siano lesioni, ma infortuni di bassa intensità e recuperabili velocemente. Per quanto riguarda gli altri, Zaccagni stamani ha fatto buona parte dell’allenamento e dovrebbe tornare per uno spezzone contro il Verona. Casale domani tornerà in gruppo, ma Romagnoli no. Luis Alberto si spera di recuperarlo presto.
Oltre Guendouzi, migliore in campo, anche Luca Pellegrini è salito in cattedra: "Ci sono tante motivazioni per cui non vede spesso il campo", sottolinea Sarri. "Lazzari e Pellegrini faccio fatica a farli giocare insieme, Lazzari in questi due ultimi mesi ha fatto bene, e ne ha fatte le spese Pellegrini. Se si parla di aspetti personali sono due buoni giocatori.
Chi non ha brillato particolarmente è stato Rovella, ma Sarri lo aspetta: "Può crescere molto, spesso va a prendere palla quando è chiuso e questo lo limita nello scarico. Ha un’ ottima capacità di smarcamento, ora deve imparare ad aprirsi e capire quando deve scaricare e quando no.
Per quanto riguarda Castellanos, ancora una prova non indimenticabile dell'argentino. Il motivo lo spiega Sarri: "Soffre la mancanza di gol. Ci ho parlato e gli chiedevo il perché del nervosismo, e lui mi ha detto perché non segnava. Il gol deve essere una conseguenza, se si entra in campo solo con quell’obiettivo diventa tutto più difficile.