Partendo dalle giovanili della Lazio, Marco Nappi ha girato l’Italia in lungo e in largo. L’esperienza più importante della sua vita, dove ha lasciato il cuore e gettato le basi per il suo futuro, è stata quella vissuta con il Genoa. Attaccante veloce e dinamico, faceva del pressing e la generosità le sue armi principali. In carriera ha vestito ben 17 maglie, anzi 18 se consideriamo anche quella biancoceleste e dopo aver appeso gli scarpini al chiodo ha iniziato il percorso da allenatore. Per commentare la sfida di Coppa Italia, Lazio-Genoa, Nappi è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Dopo un periodo di grande difficoltà, la Lazio batte anche il Genoa e supera il turno di qualificazione di Coppa Italia. Dopo la sfida con il Celtic in Champions League, che è valsa la qualificazione agli ottavi di finale e la vittoria contro il Cagliari in campionato, la squadra di Sarri inanella la terza vittoria di fila. La crisi è definitivamente superata? Difficile rispondere con certezza alla domanda, servirà più tempo e qualche risultato ancora per cantare vittoria. Anche perché, nonostante le vittorie, la Lazio ancora non brilla e il mister non è del tutto soddisfatto. In più, a Formello, tiene banco il caso Vecino, non convocato ieri per motivi disciplinari. Per commentare il momento dei biancocelesti ma anche del Grifone, partendo da Lazio-Genoa, Nappi, che è stato un doppio ex, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Lazio-Genoa di Coppa Italia finisce 1 a 0 per la squadra di Sarri che supera il turno. Risultato corretto per quanto si è visto in campo?
Direi proprio di sì. La Lazio è partita molto bene e ha trovato subito il gol con una grande giocata di Pellegrini. Il terzino biancoceleste ha messo una palla meravigliosa per Guendouzi che mi ha stupito, non solo per il gol ma perché è stato in assoluto il migliore in campo. Il francese è in grande crescita, ha fatto una prestazione stupenda. Il Genoa invece ha cercato di non prenderle. Ha fatto la sua classica partita cercando di rimanere più chiusa per poi colpire in ripartenza, ma la Lazio ha gestito nella maniera giusta il vantaggio e ha portato a casa un risultato che, vedendo la partita, è stato il più corretto.
È una Lazio che ha vissuto un momento di grande difficoltà e che sembra aver imparato a vincere anche solo 1 a 0. Dobbiamo abituarci a una squadra brutta da vedere o tornerà anche il bel gioco che ha caratterizzato soprattutto la scorsa stagione?
Secondo me quello della Lazio è solo un brutto periodo. Ripetersi, dopo un’annata pazzesca non è mai facile, ma sono convinto che Sarri abbia tutte le carte in regola per ritrovare quel gioco. Il mister rimetterà in piedi una squadra bella e a tratti, qualcosa, si è già visto anche ieri. Dopo il vantaggio, almeno in un paio di occasioni, ho visto trame di gioco bellissime. Deve ritrovare fiducia e le tre vittorie di questa settimana possono aiutare i biancocelesti. La Lazio sta tornando, ma quel che conta sono i risultati. Se giochi bene e non vinci la crisi si apre lo stesso. Ora l’importante è tenere saldo lo spogliatoio e la squadra unita e per questo la qualificazione in Champions e queste ultime due vittorie possono essere di grande aiuto per tutto l’ambiente. La Lazio ingranerà e ci farà vedere ancora una volta il bel gioco di Sarri.
Che tipo di stagione ti aspetti invece dal Genoa?
Mi aspetto e mi auguro di vedere un Genoa un po' più propositivo. Se fai 2 gol a Napoli vuol dire che hai anche delle belle individualità, ma poi non ti devi far recuperare. Gudmundsson e Retegui in questo periodo sono stati fuori, ma sono giocatori importantissimi. L’islandese per me è di un’altra categoria e quando rientrerà darà l’apporto necessario per raggiungere la salvezza, che è l’obiettivo di questa stagione. Me lo auguro con tutto il cuore visto il mio passato. Genoa mi è rimasta nel cuore e ho tutta la mia famiglia lì.
Gilardino ti piace?
Sta facendo un ottimo lavoro e non è mai facile né scontato. Ha fatto un passaggio molto rapido dalla Primavera alla prima squadra ed è stato capace di vincere il campionato ed ottenere la promozione in massima serie. Ora la differenza è tanta e si trova di fronte squadre molto forti e blasonate. Mi auguro possa raggiungere la salvezza con tranquillità.
In casa Lazio tiene banco il caso Vecino che ieri non è stato convocato per motivi disciplinari. Pensi sia uno strappo che si può sanare?
Lo spero per la Lazio perché è un giocatore importante. Però mi metto nei panni del mister e della società e se ha mancato di rispetto o ha combinato qualcosa all’interno dello spogliatoio, è giusto punirlo. Non so da fuori cosa sia successo, ma se Sarri ha accettato di non convocarlo, vuol dire che ha una motivazione valida.
La crisi della Lazio può essere superata con queste tre vittorie?
Per me si, perché la Lazio ha qualità. Anche ieri mancavano giocatori importanti per gli infortuni. Non c’era tutta la difesa titolare, era fuori Luis Alberto e nonostante questo la squadra ha fatto bene. C’è un grande potenziale e Sarri sa bene come tirarlo fuori. Queste tre vittorie daranno entusiasmo per affrontare al massimo il prosieguo del campionato.