Dopo aver vinto i Mondiali con il Brasile nel 1958, Josè Altafini approda in Italia per affermarsi anche in Serie A. Milan prima, poi Napoli e Juventus, l’attaccante verdeoro si fa amare da subito e diventa un vero e proprio idolo per i suoi tifosi. Carattere forte, era capace di usare il destro o il sinistro senza alcuna differenza. Veloce sul breve, nell’uno contro uno, nel controllo di palla, ma anche in acrobazia e nel colpo di testa. Insomma un centravanti straordinario, completo e decisivo. Nella sua esperienza in Italia ha segnato complessivamente 295 in 599 presenze ed è stato capocannoniere in Serie A, in Coppa Italia e in Coppa dei Campioni. Il suo nome è sinonimo di qualità. Per commentare Juventus-Napoli, Altafini è intervenuto in esclusiva a Tag24.
La rivalità tra Juventus e Napoli si è accentuata nel recente passato, quando le due formazioni hanno iniziato a contendersi scudetti e titoli, ma in realtà ha radici molto più profonde. Gli spostamenti da un club all’altro non sono mai stati digeriti facilmente dai tifosi ed è capitato anche quando toccò a Josè Altafini. Domani bianconeri e azzurri si troveranno ancora una volta l’uno di fronte all’altro con appuntamento all’Allianz Stadium alle ore 20.45. Allegri vuole vincere per confermare la supremazia dei suoi ragazzi e continuare a lottare con l’Inter per lo scudetto. Dall’altra parte Mazzarri sa bene che non ha più possibilità di sbagliare se vuole rientrare in corsa per il titolo. Per commentare Juventus-Napoli, Altafini, attaccante che ha vissuto 7 stagioni all’ombra del Vesuvio e 4 sotto la Mole, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Parliamo della sfida di domani tra Juventus e Napoli. Che partita si aspetta e crede che ci sia una squadra favorita?
"Quando giocano due squadre forti il risultato può essere qualunque ed è imprevedibile. In questo momento la Juventus è più in forma del Napoli, ma allo stesso tempo dall'arrivo di Mazzarri in poi gli azzurri hanno dimostrato di essere in ripresa. Per quel che mi riguarda spero solo di poter assistere a una bella partita, nient'altro".
Su Allegri c'è sempre un po' di polemica per il modo di giocare della Juventus; Mazzarri invece è stato accolto con grande favore a Napoli, dopo un avvio di stagione disastroso. Cosa ne pensa dei due allenatori?
"L'unico allenatore che in questo momento mette d'accordo tutti è Inzaghi mentre sugli altri ci sono sempre discussioni e polemiche. Non mi riferisco soltanto a Juventus e Napoli, ma succede un po' dappertutto. È stato messo in dubbio Pioli, si discute su Sarri e Mourinho. Ci sono sempre opinioni contrastanti ed è normale che ci siano anche nei confronti di Allegri e Mazzarri".
Il modo di interpretare le partite da parte della squadra di Allegri però porta punti. La Juventus la soddisfa?
"In un campionato di calcio la cosa che conta è vincere. Il gioco spesso passa in secondo piano. Credo che quando una squadra gioca male e vince dimostra di stare molto bene".
Tornando sul match di domani, quali sono gli interpreti che le piacciono di più sia da una parte che dall'altra?
"Guardando al Napoli non posso che dire Osimhen e Kvaratskhelia. Nella formazione di Mazzarri sono i due calciatori che possono fare la differenza. Per quel che riguarda la Juventus invece dico Rabiot e Chiesa".
Per il Napoli quella di domani è una partita spartiacque? Mi spiego meglio, deve vincere per tornare in corsa scudetto e se dovesse perdere è ufficialmente fuori?
"Penso proprio di sì, quella di domani è una partita importante per tutte e due le formazioni. L'unica che sta alla finestra e guarda da spettatrice interessata in questo caso è l'Inter".
Per concludere la riporto indietro nel tempo. Lei ha vestito entrambe le maglie, qual è il ricordo più felice di entrambe le esperienze?
"Non ne ho un in particolar modo, dico solo che odio i calciatori che cambiano maglia e non festeggiano in caso di gol quando giocano contro la squadra di cui hanno fatto parte. La ritengo una mancanza di rispetto nei confronti della società, dei compagni e dei tifosi. Ho giocato con entrambe queste squadre e quando ho vestito la maglia del Napoli o quella della Juventus mi sono comportato allo stesso modo, dando tutto in campo".