Dall'Atletico Madrid all'Inter, per la Lazio è arrivato il momento di non abbassare la guardia, parola di Massimo Mutarelli. Contro i Colchoneros la squadra di Sarri ha dovuto affrontare un avversario sulla carta e sul campo più forte, anche se occasioni per poter far male ci sono state. Per l'ex centrocampista biancoceleste ciò non ha influito sul carattere della squadra, anche se contro i nerazzurri servirà molto di più.
"Serve la partita perfetta", afferma Mutarelli, che in esclusiva a Tag24 ha parlato del match del Wanda Metropolitano e del big match di domenica.
Chiuso il capitolo Champions League, adesso la Lazio può concentrarsi totalmente al campionato. Dove il vento deve soffiare nuovamente a favore. In Serie A è un'altra squadra, lontana parente di quella ammirata la scorsa stagione. Obiettivo continuità, fondamentale per Mutarelli, secondo cui la sconfitta contro l'Atletico non influirà in vista del prossimo futuro.
D: Sconfitta contro Simeone che può pesare per il futuro o che non crea danni?
R: Era una partita dove si affrontavano due squadre già qualificate; quindi, non credo abbia molto peso dal punto di vista del risultato. Sarri ha poi detto che il match di ieri ha dimostrato come a determinati livelli alla Lazio manchi qualcosa, e lui sa quello che dice. È una sconfitta che rimane tale e che non influirà sull’animo della squadra.
D: Un miracolo il passaggio agli ottavi?
R: La reputo una parola eccessiva, sicuramente ha fatto delle buone prestazioni perché in Champions le partite non sono mai difficili, ma il girone era assolutamente alla portata della squadra per poter passare il turno. Ha fatto un ottimo lavoro.
D: Una squadra in Champions, un’altra in campionato. Perché la squadra non sta riuscendo ad esprimersi ai livelli dell’anno scorso?
R: Purtroppo la Champions porta via molte energie sia mentali che fisiche, dove magari la partita prima la devi giocare contro l’Atletico e poi hai uno scontro diretto con l’Inter. Appuntamenti impegnativi dove devi essere attrezzato, tutto si concentra qui. Altrimenti si arriva ad un punto della stagione dove si molla perché finiscono le energie.
Adesso sotto con l'Inter, un big match dal sapore di amore, dato che all'Olimpico tornerà quel Simone Inzaghi che con la Lazio ha scritto pagine di storia importanti. Una partita dove il margine di errore dovrà essere pari a zero per Mutarelli, che quando sente parlare di Lazio sazia storce il naso.
D: Non sembra essere un po' sazia la squadra? Specie per quanto riguarda la vecchia guardia.
R: No, non direi. Non vedo sazie squadre che vincono ogni anno, figurarsi la Lazio, sarebbe da presuntuosi. Più che altro vedo spesso che giocano gli stessi e alla fine a livello fisico questo lo accusi.
D: Che partita sarà contro l’Inter?
R: L’Inter è la squadra favorita per la vittoria finale, ha una rosa talmente competitiva che gli permette di fare un mini-turnover in Champions, cosa che la Lazio non ha fatto. Sarà difficile per i biancocelesti contro una squadra che sta esprimendo buon calcio sia in Italia che in Europa. La Lazio dovrà fare la partita perfetta.
D: Una vittoria darebbe la possibilità di poter trovare più continuità per il futuro?
R: Da quel punto di vista la classifica non è spaccata, c’è la possibilità di poter risalire con un paio di risultati positivi. Per ora non vedo un’annata disastrosa, ovvio che qualche punto è stato lasciato per strada, ma se la Lazio riesce a fare risultato pieno contro l’Inter, ecco che questo ti da più autostima per fare bene in vista del futuro.
D: Secondo te chi becca la Lazio agli ottavi?
R: Chi prendi prendi, tanto è uguale (ride). Parliamo delle prime della classe. L’importante è arrivare con una condizione tale per poter dare il 100%.