È stato uno dei protagonisti del periodo più complicato di tutta la storia del Napoli. Davide Dionigi era sempre in prima linea quando c’era bisogno di lottare e per questo conquistò anche la fascia di capitano. In azzurro nel biennio 2002/04, culminato con il fallimento del club, ha collezionato 64 presenze e segnato 27 gol. Un attaccante caparbio, che in carriera è stato allenato anche da Walter Mazzarri e che oggi a sua volta ha scelto di intraprendere il percorso da tecnico. Per commentare il percorso dei partenopei, tra Champions e campionato, e la gara di domani, Napoli-Cagliari, Dionigi è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Il passaggio del turno in Champions League era per il Napoli il primo obiettivo da raggiungere in questa stagione. Archiviata però l’Europa, adesso gli azzurri devono trovare la continuità perduta anche in campionato per potersi rilanciare nelle prime posizioni della classifica. I campioni d’Italia in carica hanno perso parecchio terreno e le ultime due sconfitte, contro Inter e Juventus, bruciano più che mai. Anche per questo domani al Maradona, contro il Cagliari, sbagliare è vietato. Mazzarri spera di poter ritrovare i suoi giocatori più talentuosi e rappresentativi. Per cambiare le sorti di questa stagione c’è bisogno dell’apporto di tutti, ma contro i sardi, in stato di grazia e alla ricerca di punti salvezza, non sarà certo semplice. Per commentare quanto visto in Europa e il prossimo match, Napoli-Cagliari, Dionigi, che in carriera ha vestito la maglia azzurra, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Dopo tre sconfitte arrivate in altrettanti scontri diretti, martedì in Champions delle risposte sono arrivate. Il Napoli è una squadra che ti sembra viva?
"Il Napoli doveva dare per forza una risposta sul campo, altrimenti il cambio dell'allenatore sarebbe sembrato inutile. Vedo anche nelle parole di Mazzarri che si aspettava una prestazione simile, e adesso vedremo con il prossimo turno di campionato se ci sarà continuità o meno. Dopo tutte le polemiche che c'erano state con Garcia, non centrare la prestazione avrebbe potuto aprire qualche scenario diverso".
La continuità passa per la gara di domani di Serie A contro il Cagliari, una squadra che ha dimostrato di essere in crescita. Cosa ti aspetti?
"È vero che il Cagliari è in crescita, ma è una partita che il Napoli non può sbagliare. Per quanto i sardi possano star bene in questo momento, la differenza di qualità è abissale. Quella di domani per gli azzurri è una partita da vincere senza se e senza ma".
Alcuni giocatori hanno dimostrato di essere tornati in forma, altri un po' meno. Kvara è ancora appannato, da chi ti aspetti quel quid in più?
È vero Kvara non è ancora quello dello scorso anno, ma anche Osimhen ha bisogno di un po' di tempo ancora per tornare al massimo della forma. Io penso che il Napoli si debba trovare qualcosa in più nei suoi giocatori cardine. Lo dicevo anche quando c'era Garcia. Sicuramente il mister francese avrà avuto delle colpe, ma fino a un certo. Ora lui non c'è più e anche i calciatori di maggior spessore tecnico o qualitativo si devono prendere le loro responsabilità".
In Champions ha fatto una grande prestazione, comincia a convincerti Nathan?
"Sostituire uno come Kim Non era certo semplice perché parliamo di un giocatore importante che aveva fatto benissimo. A questi ragazzi così giovani, che vengono da lontano, gli va dato il tempo per potersi ambientare. Il paragone sicuramente pesava sulle sue spalle e in Italia siamo quelli del disfattismo immediato. Adesso ha fatto vedere qualcosa di buono, ma è necessario che faccia lo stesso anche in campionato. Non voglio dire che giocare all'estero è più facile, ma la Serie A, soprattutto dal punto di vista tattico, è molto complicata".
Qual è il pericolo principale del match con il Cagliari?
"E’ una squadra che ha ottime individualità ma soprattutto un allenatore esperto, come d'altronde lo è anche Mazzarri. Ranieri ha detto che il suo campionato sarebbe iniziato tre o quattro giornate fa, e se ricordate bene a un certo punto era anche a rischio esonero. Lui ha mantenuto la calma, ed ha avuto ragione. Evidentemente adesso si sono adattati alla serie A, e stanno iniziando ad avere delle certezze. Il Napoli deve temerli perché sono una squadra in salute".
Ma a che cosa può ambire in questa stagione il Napoli?
"Oggi questo è un grande punto interrogativo. Spero che Mazzarri riesca a trovare il bandolo della matassa, ma non so in che modo. Lui solitamente ha giocato con la difesa a tre, e non so se questa potrebbe essere una possibilità. In ogni caso bisogna dargli il tempo di poter lavorare".
Visto che lo conosci, qual è il suo pregio principale?
"Mazzarri è un allenatore molto intelligente, uno che capisce perfettamente le situazioni e quando si rende conto che c'è qualcosa che non va la cambia. Penso che stia ancora sperimentando, e cercando di capire se quello del Napoli, al momento, è il vestito giusto. È un allenatore esperto e sono convinto che con il tempo possa trovare la retta via".