Ex difensore talentuoso e affidabile, Marcello Castellini ha diviso la vissuto la carriera al massimo, vestendo le maglie di quattro squadre. Il suo percorso inizia nella sua città natale, Perugia e prosegue tra i professionisti, con il Parma, club con cui si afferma in Serie A. Si consacra con la Sampdoria e compie il definitivo salto di qualità con il Bologna. In rossoblù colleziona in totale sei stagioni, dal 2000 al 2003 e di nuovo dal 2006 al 2009 e indossa anche la fascia di capitano. Per commentare il momento dei Felsinei e presentare il prossimo match, Bologna-Roma, Castellini è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Il Bologna vola sulle ali dell'entusiasmo e non ha nessuna intenzione di fermarsi. Domani, con fischio d'inizio alle ore 18.00, al Dall'Ara arriverà la Roma di Josè Mourinho. Vincere, per la squadra di Thiago Motta, vorrebbe dire staccare i giallorossi in classifica e continuare a sognare per la lotta europea. Una stagione straordinaria, imprevista probabilmente all'inizio dell'anno e in cui i Felsinei non dovranno porsi alcun limite. Sarà però una gara emozionante anche dal punto di vista emotivo. A un anno dalla scomparsa di Sinisa Mihajlovic, la società ricorderà un guerriero che ha scritto la storia del club. Per commentare la sfida di domani, Bologna-Roma, Castellini, ex difensore che in rossoblù ha collezionato oltre 150 presenze, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Il Bologna sta facendo una stagione straordinaria e l'appetito, di solito vien mangiando, ma domani al Dall'Ara arriva la Roma. Quali sono le insidie principali del match?
"Sarà una partita interessante, perché non c'è nulla di scontato visto il campionato che stanno facendo. Sarà per entrambe una gara difficile, che si prospetta bella è divertente. Il Bologna è una squadra che gioca bene, a viso aperto e sarà davvero divertente. Arrivati a questo punto è uno scontro diretto, le due formazioni sono a pari punti e la gara di domani delineerà anche la classifica. Al momento loro sono sopra solo per la differenza reti, ma i prospetti sono simili".
È un Roma che non potrà contare né su Lukaku, né su Dybala. Un bel vantaggio per il Bologna?
"Assolutamente si, sono due giocatori molto importanti per la Roma e di caratura internazionale. Nel reparto offensivo sono loro a fare la differenza ed è vero che giallorossi hanno comunque tanta qualità davanti, anche senza di loro, ma è altrettanto vero però che qualunque squadra, privata di due calciatori così rappresentativi, potrebbe andare in difficoltà. Il Bologna è in forma, prende pochi gol e per questo questi due campioni mancheranno ancora di più".
In estate il Bologna ha perso giocatori importanti e rappresentativi, eppure sta facendo una stagione straordinaria. Merito sicuramente della società, ma quanto c'è anche di Thiago Motta?
"Credo che sino a questo momento Thiago Motta avesse un solo handicap, ovvero il fatto di non aver mai avuto la possibilità di lavorare con la squadra dall'inizio. Quest'anno lo ha potuto fare e la società è stata brava a lavorare sottotraccia. Si sono mossi molto bene, in silenzio e hanno comprato giocatori, ai più, sconosciuti. Molti giovani interessanti, e di prospettiva e il merito di tutto questo è sicuramente di Sartori. Parliamo di un direttore che nella storia del calcio, dal Chievo all'Atalanta, fino ad arrivare al Bologna, ha sempre fatto benissimo. Non è un caso che i rossoblù, in un paio d'anni, abbiamo fatto passi in avanti così importanti. Quando arrivi lì, i gradini più in alto, sono difficili da colmare ma in questo momento i Felsinei hanno un campione come dirigente e un grande allenatore, capace di valorizzare al massimo i giovani".
Tanti buoni giocatori, ma se dovesse sceglierne uno solo, a chi si affida per il match di domani?
"Ho sempre detto che la forza del Bologna sta nel gruppo e lo ribadisco e lo ha dimostrato privandosi di un elemento importante come Arnautovic e riuscendo comunque a fare benissimo. È chiaro che se, ad oggi, dovessi affidarmi a un singolo, non potrei che dire Zirkzee. Giocatore importante, che fa il reparto da solo ed è bravo tecnicamente e tatticamente. È cresciuto tanto, adesso si sente parte integrante del progetto, ed ha completato il processo di maturazione anche mentale. Thiago Motta è stato bravo a valorizzarlo in maniera incredibile".
La partita di domani sarà nel nome di Sinisa Mihajlovic. Tu hai avuto modo di conoscerlo, qual è il tuo ricordo personale?
"Ho avuto la fortuna di giocarci insieme a Genova e poi l'ho ritrovato come allenatore al Bologna. Un ricordo indelebile per tutti e doveroso nella partita di domani, visto che sono due squadre in cui lui ha vissuto anni importanti. A Bologna ha affrontato anche il periodo della sua malattia e tutto questo va al di là del calcio. Penso che domani sarà molto emozionante, perché si Sinisa manca a tutti. È stato capace di dare forza a chiunque, anche quando stava male".