Giornalista e conduttore tv con una carriera importantissima alle spalle. Clemente Mimun ha ricoperto tutti i ruoli più importanti che chi intraprende questo mestiere può sognare, lavorando prima in Rai e poi in Mediaset. Direttore del TG2 prima e del TG1 poi, dal 2007 è tornato a Canale5, rete in cui ricopre il ruolo di direttore del TG con grande successo. Una vita dedicata al lavoro, ma anche alla sua passione più grande: quella per il calcio e in particolare per la Lazio. Per commentare il difficile momento della suqadra di Sarri, l'ultima partita, Lazio-Inter e i sorteggi di Champions, Mimun è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Continua il momento negativo in casa Lazio e ieri, dopo la sconfitta interna contro l'Inter capolista, la squadra è stata costretta ad abbandonare il campo tra i fischi del pubblico presente sugli spalti. E' vero che i biancocelesti hanno centrato gli ottavi di finale di Champions League, pescando tra l'altro, in modo poco fortunato, la corazzata Bayern Monaco; ma è altrettanto vero che l'undicesima posizione in classifica non può soddisfare le aspettative di un pubblico che lo scorso anno si è divertito, arrivando secondo. Sarri cerca di mantenere la calma e di metterci una pezza come può, ma la squadra appare molle, depressa, senza alcuna cattiveria ed è questo ciò che preoccupa di più. Per commentare il momento del club capitolino, Lazio-Inter e i sorteggi di Champions, Mimun, direttore del TG5, giornalista e noto tifoso laziale, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Partiamo dal risultato, e dai fischi dello Stadio Olimpico. Che cosa sta succedendo in casa Lazio?
"Succede che la tifoseria non è soddisfatta, giustamente, e come dice Ciro Immobile quei fisch erano assolutamente meritati".
Eppure fino a un certo punto qualcosina in più si era visto da parte di questa squadra, almeno fino all'errore di Marusic. Non è d'accordo?
"Penso che l'errore principale sia stato fatto nella turnazione voluta da Maurizio Sarri. Il mister della Lazio, quando fa la formazione, deve sceglierne 9, perché Luis Alberto e Guendouzi sono assolutamente insostituibili. Non si può pensare di togliere l'elemento di maggior fantasia, per far giocare Kamada. Non mi è sembrata una grande idea".
A proposito di questo, cominciano ad esserci dubbi anche nei confronti di Sarri e sui social qualcuno prova ad utilizzare l'hashtag Sarri out. Direttore, lei pensa che sia finito il suo percorso in biancoceleste?
"Non lo so, Sarri ha fatto bene ovunque. Non sono un tecnico e non mi permetto di discuterne la capacità. Dico solo che mi sembra che alla Lazio, nessuno sappia trovare il bandolo della matassa. Abbiamo una squadra che entra molle in campo, e una formazione che cambia costantemente. Ci siamo lamentati perché non vedevamo i nuovi acquisti, e adesso ne vediamo insieme tre o quattro. Per carità, non sono male, perché Guendouzi è forte e anche Rovella. Isaksen mi piace, ma non lo abbiamo mai visto al massimo e Kamada, quando ci mette energia, è un buon calciatore. Per quel che riguarda l'errore di ieri, mi domando: se Marusic non è in forma, e parliamo di un giocatore che ha dato tanto alla Lazio e di cui non si possono discutere le qualità, perchè non mettiamo Pellegrini? Così si mortifica e basta, e adesso è in crisi profonda".
Che poi a prescindere da Marusic, il problema fondamentale della Lazio è che in questa stagione non tira mai in porta. Eppure la qualità lì davanti ci sarebbe, come se lo spiega?
"Se Immobile non viene servito come dovrebbe, è difficile che faccia gol. Non può risolvere sempre le partite e se ha solo due palle, non è detto che faccia due gol. Viene servito poco e male. Ieri ad esempio guardavo Lautaro, che è stato molto bravo sull'errore di Marusic, ma quelli sono gol che abbiamo sempre fatto anche noi. Ci è riuscito anche in un derby. È una stagione disgraziata, questa è la verità. Sono arrivato al punto che non vedo l'ora di arrivare a 40 punti per stare tranquillo".
E il sorteggio di Champions non è certo andato bene. Lazio anche sfortunata?
"Il sorteggio di oggi mi sembra possa pregiudicare la Champions. Sarà una stagione di sofferenza vera, ma mi auguro che non si facciano scelte azzardate. C'è stata chiaramente anche tanta sfortuna, anche se la Lazio che vediamo oggi, che entra in campo depressa e senza gioco, avrebbe avuto difficoltà con chiunque. È una squadra prevedibile, che ha tanti punti deboli. È altrettanto vero però che siamo anche quelli dei miracoli e quindi chissà... ".
Cosa fare per uscire da questa situazione?
"Comprerei dei giocatori, pensandoci bene. Penso che la Lazio debba fare una scelta: o si fa una squadra come la vuole il mister attuale, oppure si tengono i giocatori che ci sono e si prende un mister diverso. Non vedo altre soluzioni. La squadra a volte gioca molto bene e si vede il sarrismo, ma poi fa una serie di partite inguardabili. Andare allo stadio è diventato un atto di fede e io ci vado perché altrimenti mi sento in colpa, ma ieri dopo il gol di Marusic sono venuto via".
Dell'Inter che mi dice?
"Adoro Inzaghi, e mi dispiace persino per i fischie ad Acerbi, perché continuo a non capire cosa possa essere successo. Ci siamo privati di un buon difensore, che gioca in Nazionale ed è titolare dell'Inter, solo perché qualcuno ha fotografato un ghigno. Non è la prima volta che la tifoseria si comporta in un certo modo, e poi a distanza di anni ce ne pentiamo".