Ancora una sconfitta, ancora crisi: il Napoli di Mazzarri esce dalla Coppa Italia contro il Frosinone con un passivo pesante. Un 4-0 che sottolinea il periodo negativo che gli azzurri stanno vivendo in questa stagione.
Il Napoli dice addio alla Coppa Italia e conferma una nuova crisi nonostante il cambio di panchina avvenuto poco più di un mese fa e che ha portato il ritorno di Walter Mazzarri.
È buio pesto per gli azzurri che perdono la sua ottava partita stagionale. Una sconfitta che brucia ancora di più se si pensa che porta un record negativo: i partenopei non perdevano in casa con un risultato così netto dal 1958 contro la Lazio.
Per comprendere la distanza di tempo basti pensare che non esiste ancora quello che oggi si chiama il Diego Armando Maradona, la partita si giocò al Collana - allora chiamato Stadio della Liberazione.
A poco è servita la partenza di Garcia e l'arrivo di Mazzarri: l'allenatore toscano non è riuscito ancora a far cambiare rotta agli azzurri che ora devono dire addio alla prima competizione della stagione.
Numeri che parlano chiaro e che confermano una nuova crisi sotto la guida di Mazzarri: su 8 sconfitte totali la metà sono arrivate da metà novembre, cioè dall'addio del tecnico francese. Ancora più grave se si pensa che queste 4 sconfitte sono arrivate in sole 7 partite.
Con ancora gli ottavi di finale e una classifica non del tutto compromessa gli azzurri sono chiamati a svoltare la stagione per non fallire del tutto.
A complicare ulteriormente le cose due partite difficili sul cammino. Prima la Roma: nonostante l'assenza di Dybala e la sconfitta con il Bologna gli uomini di Mourinho hanno dimostrato di saper trovare una certa continuità sia in campionato che in Europa League.
A soli due punti dagli azzurri, quindi, i giallorossi potrebbero sfruttare lo scontro diretto per superare il Napoli e accendere la bagarre per il quarto e il quinto posto in classifica che significheranno qualificazione in Champions League.
A conclusione dell'anno il match con il Monza dell'ex Palladino. L'ultima volta fu 2-0 per i biancorossi: nella scorsa stagione i brianzoli furono tra i pochi a sconfiggere un Napoli imbattibile che collezionò soltanto 7 sconfitte totali in tutta la stagione tra le tre competizioni.
Per questo gli azzurri dovranno essere attenti alle insidie che porta la squadra di Palladino che l'anno scorso ha saputo far bene e che poco meno di un mese fa ha saputo mettere in difficoltà una Juventus seconda in classifica.
Impossibile incolpare soltanto Garcia di un andamento negativo che persiste, il Napoli ha le carte in regola per poter fare di meglio. I campioni d'Italia dovranno raddrizzare l'andamento in campionato cercando una maggiore continuità di risultati.
Il tutto sarà possibile attraverso l'impegno di ciascun interprete, vista la rosa importante che hanno gli azzurri e che con quasi tutti gli stessi interpreti ha portato alla vittoria dello Scudetto nella passata stagione.
Scudetto conquistato non certo grazie ai singoli ma all'unione di un gruppo che ha lottato per il risultato in ogni singola partita per arrivare all'obiettivo finale. Le sconfitte raccolte nello scorso anno nelle tre manifestazioni sono meno di quelle del Napoli attuale, statistiche negative impressionanti e simbolo di un'involuzione precoce che gli azzurri hanno avuto nell'arco di pochi mesi.
Un trend che Mazzarri non può cancellare ma che può reindirizzare in ottica Champions League, nonostante un sorteggio difficile che vedrà i partenopei affrontare un Barcellona campione di Spagna, e la qualificazione stessa alla Champions per il prossimo anno.