Protagonista dei primi due scudetti del Napoli; centrocampista intelligente e affidabile, mediano di rottura; amico fraterno di Diego Armando Maradona. Facile intuire di chi stiamo parlando. Fernando De Napoli ha scritto pagine importanti della storia del club partenopeo ed è sempre rimasto legato all'ambiente e a questi colori. Spirito battagliero, grinta da vendere, ha vissuto sei stagioni con la maglia azzurra addosso, collezionando oltre 170 presenze e conquistando anche una Coppa EUFA e una Supercoppa italiana. Per commentare il momento della squadra di Mazzarri e i 4 gol subiti in Coppa Italia, in Napoli-Frosinone, De Napoli è intervenuto in esclusiva a Tag24.
La sconfitta del Maradona, è un boccone amaro da mandare giù per i tifosi e per l'ambiente partenopeo. E non solo per l'eliminazione del Napoli dalla Coppa Italia, ma perchè i quattro gol subiti dal Frosinone pesano come un macigno. Dall'arrivo di Mazzarri sulla panchina degli azzurri, qualcosa sembrava essere cambiato e la vittoria contro il Cagliari poteva rilanciare il club del presidente De Laurentiis in corsa Champions. Ma cosa succederà adesso, dopo una figura così brutta? I quattro gol potrebbero deprimere ancora di più un ambiente già compromesso, ma potrebbero anche servire da sveglia per una squadra che ora non ha più scuse. Intanto in Champions la formazione di Mazzarri pesca il Barcellona, e nel prossimo match di campionato affronterà la Roma. Per commentare il momento, ripartendo da Napoli-Frosinone, De Napoli, che con gli azzurri ha giocato e vinto, al fianco di Maradona, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
La brutta figura fatta con il Frosinone in Coppa Italia e i quattro gol subiti, sono per il Napoli uno schiaffo pesante. Può servire da lezione, e dare una svolta a questa stagione degli azzurri?
"Sinceramente penso di sì, è il modo in cui ho letto anch'io un risultato così pesante. È chiaro che prendere quattro gol in casa contro il Frosinone non è bello, anche perché ho visto che ieri allo stadio c'erano tante famiglie, tanti bambini, e tifosi a cui si deve portare rispetto. Una prestazione, ma soprattutto un risultato del genere non possono che essere negativi, ma da questa partita si può imparare tanto. Ho visto la faccia dei calciatori al triplice fischio, e tutti erano tristi. Da questo momento in poi non possono fare altro che dare il massimo, fino alla fine".
Arrivati a questo punto, cosa può e deve fare Mazzarri e su cosa deve lavorare di più?
"Deve lavorare sulla testa, questa squadra deve ritrovare forza e serenità, che mancano. Nel primo tempo di ieri il Napoli non mi è dispiaciuto, ma poi nella ripresa, complice qualche errore di troppo, hanno preso i due gol e da quel momento in poi sono crollati soprattutto mentalmente. Quella di Di Francesco è una squadra organizzata, e lo stanno dimostrando anche in serie A. Sono ragazzi giovani, che hanno voglia di mettersi in mostra, che corrono e giocano bene. Ieri hanno rifilato questi quattro gol al Napoli e ora Mazzarri dovrà lavorare soprattutto di testa, anche perché fisicamente mi sembra stiano bene".
La cosa incredibile è che il Napoli crolla nel momento in cui entrano i calciatori titolari. L'emblema di questo momento così complicato è Di Lorenzo?
"E' normale che dai big ci si aspetta sempre qualcosa di più, sono calciatori che non possono sbagliare neanche una partita, e quando lo fanno vengono sommersi dalle critiche. Di Lorenzo è un giocatore fondamentale per il Napoli, l'ho sempre detto e continua a pensarlo. Ora magari non è al 100%, ma va recuperato. Evidentemente i titolari non sono entrati con lo spirito giusto, hanno sbagliato la mentalità e l'approccio alla partita".
Intanto in Champions League il Napoli pesca il Barcellona, sorteggio fortunato?
"Se penso a Napoli e Barcellona, la mia mente non può che andare a Diego Armando Maradona. Un campione straordinario, ma soprattutto una persona che mi manca tantissimo. Detto questo, è evidente che il Barcellona non stia passando un buon momento e sono convinto che il Napoli potrà farcela. Da quanto ne so c'è un rapporto incrinato tra Lewandowski e il mister, e questo può giocare a favore della squadra di Mazzarri. L'ambiente non è sereno, e anche per questo sono fiducioso".
In campionato invece l'obiettivo resta il raggiungimento della Champions League. Questa squadra può tornare protagonista?
"Penso proprio di sì, anche perché mi aspettavo qualcosa di più dalle due romane, che invece non stanno dando al massimo. Il Napoli è più forte di entrambe, almeno sulla carta, e quella che mi preoccupa di più resta l'Atalanta, che è una squadra ostica e che darà filo da torcere a tutti. Il Milan è sempre lì, e la Juventus lotterà per lo scudetto, quindi credo che la corsa andrà fatta sulla Dea".
A proposito di Roma, sarà la prossima avversaria del Napoli in Campionato. I quattro gol subiti ieri serviranno da spinta ulteriore per affrontare la squadra di Mourinho?
"Quella di sabato è partita molto delicata, ma sono sicuro che vedremo un altro Napoli. In Coppa Italia si è fatta davvero una brutta figura e questo adesso deve dare carica ai ragazzi, che hanno capito di essere entrati in campo in maniera sbagliata. La Roma finora non mi ha mai entusiasmato ed è vero che tornerà anche Lukaku, ma per me il Napoli sulla carta è più forte".
Nonostante tutto, nonostante le sconfitte, qualcosa di diverso in questo Napoli, da Garcia a Mazzarri, si vede?
"Bella domanda, se tu me lo avessi fatta dopo la partita con il Cagliari ti avrei detto assolutamente di sì, ma è chiaro che la prestazione fatta con il Frosinone ci ha fatto tornare indietro. Chiedo solo ai tifosi del Napoli di non arrabbiarsi molto. È chiaro che siano dispiaciuti, ma il Napoli tornerà a essere una squadra diversa. Sono convinto che sarà così già dalla partita di sabato contro la Roma".