Non usa giri di parole il cardinale Gerhard Ludwig Müller parlando, in un'intervista al quotidiano 'La Repubblica', dell'apertura di Papa Francesco alla benedizione delle coppie gay, che definisce nettamente "una blasfemia". Un commento molto duro nei confronti della Dichiarazione 'Fiducia supplicans', pubblicata dal cardinale Victor Manuel Fernandez, subentrato dopo di lui alla guida del dicastero per la Dottrina della fede.
Com'era facile prevedere, l'apertura del Vaticano e di Papa Francesco alla possibilità per i sacerdoti di benedire in chiesa le coppie gay sta animando e non poco il dibattito dentro e fuori le mura della Santa Sede.
A poco sembrano servire le precisazioni sia dello stesso Bergoglio sia del presidente della Cei Matteo Maria Zuppi, per i quali tale possibilità, contenuta nella Dichiarazione 'Fiducia supplicans', non equivale alla benedizione del matrimonio tra omosessuali.
Ecco, infatti, arrivare le parole molto dure del cardinale Ludwig Müller, che definisce tale possibilità una "blasfemia". Müller spiega che il suo non è un parere personale ma un giudizio a partire da quanto stabilito nelle Sacre Scritture.
La 'Fiducia supplicans' ha già raccolto pareri contrastanti, come quello del senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri.
Tuttavia, quello del cardinal Müller è un attacco diretto al testo redatto dal cardinale Victor Manuel Fernandez e firmato da Papa Francesco.
Sebbene, infatti, il cardinale nell'intervista parli della "bontà e misericordia" di Dio che "perdona sempre" e "dona un nuovo inizio", tra le righe delle sue dichiarazioni è possibile leggere lo spettro di una vera e propria spaccatura nella Chiesa cattolica. Ad esempio, quando parla di aperture analoghe in Paesi come la Germania o altri negli Stati Uniti.