Juventus-Roma è Allegri contro Mourinho, tra poche ore si sfideranno i tecnici più discussi della nostra serie A che dalle loro panchine guideranno a gran voce le loro squadre.
Una sfida quella tra i due allenatori mai banale perché quando si ritrovano l'uno contro l'altro sanno esprimere il meglio attraverso i dettami di gioco non entusiasmanti che però alla fine piaccia o non piaccia risultano spesso e volentieri "armi per mezzo delle quali" riescono a raggiungere l'obiettivo prefissato.
I precedenti tra i due allenatori che si sono affrontati anche quando non sedevano rispettivamente sulla panchina di Juve e Roma sono 12. A godere del bilancio a favore è il tecnico portoghese che ha avuto la meglio sul suo collega 5 volte contro 4. Di seguito i numeri che esprimono quanto alla fine abbiano un qualcosa che li accumuna:
Cosa accomuna l'italiano al portoghese?
Allegri e Mourinho sono uguali. Lo dicono in tanti ma soprattutto anche i fatti: stesso modulo adottato nella maggior parte delle volte, stesso mantra "vincere ma meglio non prenderle", stessa voglia di arrivare fino in fondo, ma soprattutto stesso pragmatismo.
Sono tutti e due risultatisti, certamente farebbe piacere anche a loro vincere e dominare ma secondo il loro pensiero non è detto che non si possa ottenere la vittoria in un altro modo: basta che le loro squadre facciano un gol in più dell'avversario.
Sono talmente uguali che non c'è massima migliore di questa per dipingerli: il fine (la vittoria) giustifica i mezzi (il gioco non platealmente entusiasmante).
Allegri e Mourinho allo Stadium si ritroveranno di nuovo contro con lo stile che appartiene solo a loro. Se tatticamente ci piace pensare che siano dello stesso avviso, a livello comportamentale soprattutto nel post partita risultano essere totalmente differenti.
Il tecnico bianconero ha un appeal che quello portoghese non possiede ma questo fa anche parte un pò del DNA personale.
Elegante e per certi versi nevrotico durante gli ultimi minuti delle partite Allegri, sempre sulle sue e in disparte durante le fasi concitate delle partite il portoghese che trova aiuto nel suo secondo.
Nel post partita mai una parola di lamentele nei confronti della sestina arbitrale da parte di Allegri anche se il direttore di gara facesse degli orrori evidentissimi a discapito della sua compagine, invece una continua e roboante lamentela di Mourinho si registra nel caso la sua squadra viene penalizzata da qualche errore o svista arbitrale.