Lo chiamano calciomercato di "riparazione", eppure gennaio ha spesso offerto acquisti sensazionali al netto di piccoli accorgimenti da fare per puntellare le proprie rose. Lo dimostra la storia, sia in Serie A che nel resto dei campionati europei il primo mese del nuovo anno ha permesso a molte squadre di poter chiudere grandi colpi, da far girare la testa alle rispettive tifoserie.
Storie di tempi passati, adesso è difficile poter ambire ai "nomissimi" e sopratutto a grandi spese, si guardano molto i conti e si cerca di essere parsimoniosi il più possibile. Al netto di alcune eccezioni, come Vitor Roque passato dal Santos al Barcellona per 40 milioni (acquisto compiuto in estate ma ufficializzato nella sessione invernale), mentre chi è più attivo in Serie A è il Napoli che sta stringendo per Lazar Samardzic (20 milioni più 5 di bonus).
Oltre a questo piccole spese, ma la storia è piena di grandi colpi rimasti impressi nella storia del calciomercato.
Il calciomercato è terra di ipotesi, speranze e di incertezze quando si parla di acquisti, sia a gennaio che durante la sessione estiva. Unica certezza quando si parla dei mesi in cui le trattative entrano nel vivo: pochi sussulti in inverno, una giostra che non si ferma mai a giugno.
Ma ciò non ha vietato al calciomercato di gennaio di poter scrivere pagine importanti in ambito trasferimenti, in Italia e in Europa. Basta fare un viaggio indietro nel tempo per accorgersi di ciò. Da questo punto di vista la Premier League è protagonista indiscussa, sia dal punto di vista degli acquisti che delle cessioni.
Andando a ritroso un grande colpo fu quello di Philippe Coutinho: anno 2018, l'esterno brasiliano non riesce ad ambientarsi a Liverpool, con il Barcellona sua ancora di salvataggio. I blaugrana non si fecero attendere, mettendo sul piatto la bellezza di 135 milioni di euro. Trattativa chiusa subito, per un trasferimento ancora tra i più ricchi nel mese di gennaio.
Nello stesso anno fece rumore anche il passaggio di Van Dijk dal Southampton al Liverpool per 84,65 milioni, cifra considerata folle da molti, con il centrale olandese che fece ricredere tutti a suon di ottime prestazioni.
Così come Aubameyang, passato dal Borussia Dortmund all'Arsenal per la "modica" cifra di 63,75 milioni di euro, senza dimenticare il passaggio di Diego Costa dal Chelsea all'Atletico Madrid per 60 milioni.
Andando avanti con gli anni impossibile dimenticare il passaggio di Christian Pulisic dal Borussia Dortmund al Chelsea per 60 milioni, per poi arrivare al 2020 con Bruno Fernandes che dallo Sporting Lisbona passò al Manchester United per 65 milioni di euro.
Doppio salto carpiato al 2022, dove l'asse Manchester City-Barcellona portò in auge il passaggio di Ferran Torres dalla fredda Inghilterra al caldo solo catalano. La cifra? 55 milioni. Otto di meno spesi dal Liverpool nello stesso mese per portare Luis Diaz dal Porto ad Anfield Road.
Si arriva poi alla sessione di gennaio 2023, dove il botto più grande fu il passaggio di Enzo Fernandez dal Benfica al Chelsea per 121 milioni di euro, prezzo aumentato dopo l'ottimo Mondiale disputato con l'Argentina. Sempre il Chelsea in quella sessione invernale chiuse anche per Mykhailo Mudryk dello Shaktar Donetsk per 70 milioni.
Grandi investimenti anche per il Newcastle, che all'epoca decise di rinforzare la propria rosa con Anthony Gordon, dall'Everton ai Magipies per 45,6 milioni.
Il calciomercato di gennaio ha permesso anche alla Serie A di effettuare acquisti altisonanti. Il più clamoroso fu quello di Dusan Vlahovic nel 2022, dalla Fiorentina alla Juventus per 81,6 milioni di euro. Andando indietro nel tempo è il Milan protagonista del mercato invernale, basti vedere i nomi. A partire dal 2007 con l'arrivo di Ronaldo il Fenomeno dal Real Madrid, con la colonia brasiliana che si allargò con gli innesti di Pato e Thiago Silva nel 2008.
L'anno successivo fu la volta di David Beckham direttamente dai Los Angeles Galaxy, per poi arrivare al 2011 con il doppio colpo Cassano-Van Bommel. Nel 2013 fu il turno di Mario Balotelli, acquistato dal Manchester City per 20 milioni di euro, per poi chiudere nel 2020 con il ritorno dei ritorni, quello di Ibrahimovic che da lì in poi non si è più separato dai rossoneri, diventandone dirigente.
Andando a spulciare, significativo fu anche il passaggio di Edgar Davids dal Milan alla Juventus nel 1997, così come quello di Nakata nel 2000 dal Perugia alla Roma, per poi arrivare al 2004 con il trasferimento di Dejan Stankovic dalla Lazio all'Inter.
Sempre dai biancocelesti ai nerazzurri importante fu anche l'arrivo di Goran Pandev in terra milanese nel 2010, come quello di Hernanes nel 2014. Nello stesso importanti furono anche i passaggi di Jorginho (dal Verona al Napoli) e di Radja Naingollan (dal Cagliari alla Roma), mentre nel 2016 protagonista fu la Sampdoria che riuscì a prendere Milan Skriniar dallo Zilina per poi pagarlo solo un milione, rivendendolo poi all'Inter a 35 milioni.
Infine il 2020 con Dejan Kulusevski, con la Juventus che lo pagò all'Atalanta 35 milioni più nove di bonus, anche se l'esterno non lasciò un grande ricordo a Torino. Storie di mercati di riparazione. Ma nemmeno troppo.