Com’è fatto il Boeing 737 Max 9? Si tratta del tipo di aereo costretto ad effettuare un atterraggio di emergenza in Oregon dopo l'esplosione di un finestrino e un pezzo della fusoliera.
Questo spiacevole e pauroso episodio, avvenuto poco dopo il suo decollo, ha generato un foro che di conseguenza ha causato la depressurizzazione della cabina.
La compagnia aerea dell’Alaska Airlines ha infatti dichiarato che il volo 1282 ha dovuto effettuare così un atterraggio di emergenza e portare in salvo tutti i 171 passeggeri e i 6 membri dell'equipaggio all'aeroporto di Portland.
La decisione della compagnia aerea ora è quella di sospendere temporaneamente l’uso dei 65 aerei Boeing 737 Max 9 che costituiscono circa un quinto della sua flotta.
Questo modello di velivolo è la quarta generazione del più famoso Boeing 737, l'aereo di linea prodotto da Boeing Commercial Airplanes che con il tempo ha sostituito il Boeing 737 Next Generation.
La serie era stata annunciata il 30 Agosto 2011 ed è poi entrata in funzione nel 2016. Più precisamente il 29 Gennaio quando ha fatto il suo primo volo e ha ottenuto la certificazione FAA a Marzo 2017.
Il Boeing 737 Max 9 di fatto segna una nuova versione del classico jet di linea Boeing 737 Max 8. Al momento, di questo modello, sono disponibili 215 aerei in servizio in tutto il mondo.
Il nuovo Max 9 è stato consegnato ad Alaska Airlines durante la fine di Ottobre e certificato ad inizio Novembre, secondo quanto dichiarato dai dati della Federal Aviation Administration (FAA).
Dal momento in cui, a Novembre questo jet da 200 passeggeri, è entrato in servizio ha effettuato ben 145 voli. Tutti senza problemi fino all'incidente di poche ore fa.
Purtroppo, quanto accaduto nei cieli dell'Oregon non è il primo caso che coinvolge questo modello di Boieng 737. L'aereo infatti ha alle spalle una storia travagliata.
Tra il 2018 e il 2020, in seguito a due disastri aerei che hanno portato alla morte di ben 346 persone, i voli del modello Max sono stati sospesi in tutto il mondo e poi rimessi in servizio dopo tutte le ispezioni di manutenzione e sicurezza, cosa che avverrà anche ora come misura preventiva dopo la tragedia sfiorata nei cieli degli Stati Uniti.
Il primo incidente risale al 29 Ottobre 2018 quando ci fu il disastro del volo Lion Air 610, in Indonesia, che provocò 189 morti. L’anno dopo, l’11 marzo 2019, un aereo della Ethiopian Airlines 302, con 157 vittime precipitò nei cieli dell'Etiopia.
Tutte e due gli incidenti, avvenuti poco dopo il decollo, erano dipesi dal cattivo funzionamento di un software di pilotaggio automatico per il quale i piloti non avevano ricevuto una formazione adeguata.
Subito dopo questo enorme disastro alcuni Paesi decisero di chiudere lo spazio aereo a tutti i 737 Max. Negli Stati Uniti lo stop arrivò il 14 Marzo 2019 con una misura che si estese immediatamente a tutto il mondo. Tutto ciò provocò però gravi effetti relativi all’immagine e ai conti dell’azienda produttrice.
Ad agosto 2023 la società Boeing ha identificato un problema di qualità che coinvolgeva Spirit, ossia dei fori praticati in modo improprio sulla paratia pressurizzata di poppa.
Proprio a dicembre 2023 il gigante dell’aviazione USA ha comunicato alle varie compagnie aeree che i velivoli della flotta Max avrebbero dovuto eseguire un'ispezione. Ciò, per verificare proprio la presenza di componenti allentati nei sistemi di controllo del timone dell’aereo dopo che un operatore aveva scoperto un bullone con un dado mancante. E solo dopo riconsegnati ai clienti.