Olivier Giroud è un attaccante da pochi gol? L'etichetta di mancato bomber non si addice al centravanti francese, che per la quattordicesima volta consecutiva è andato in doppia cifra in tutte le competizioni.
All’apparenza Olivier Giroud potrebbe sembrare un attaccante che segna poco ma i numeri raccontano esattamente il contrario. Il centravanti francese nella giornata di ieri 7 gennaio ha contribuito alla vittoria del Milan, passato con un netto 0-3 in casa dell’Empoli. Un successo nel quale il classe ’86 ha apposto la propria firma, firmando il momentaneo raddoppio milanista su calcio di rigore. Ed ecco la prima rivolta dei critici del pallone: ma segna solo dagli undici metri, non è un vero bomber. Ma quel pallone, in ogni caso, devi piazzarlo e metterlo in porta. Un discorso semplicistico che annebbia le potenzialità balistiche di un attaccante puro con un ottimo senso del gol. L’ex Arsenal di conseguenza ha portato il proprio score stagionale a quota 10, considerando Serie A e Champions League.
Giroud inoltre ha colpito la sedicesima squadra diversa nel principale campionato italiano portando il conto delle reti rossonere a quarantadue in poco più di cento apparizioni Numeri incoraggianti per uno che al suo arrivo in Italia era stato etichettato come uno incapace di garantire un numero importante di reti. Un nuovo verdetto pesante e sicuramente affrettato dovuto al periodo non felice attraverso a Londra nell'ultima parte della sua esperienza inglese. La realtà però racconta una storia completamente diversa visto che Olivier per la quattordicesima stagione consecutiva è andato in doppia cifra. Il dato è stato riportato da Opta, che ha spiegato come il francese sia l’unico in questo senso nei principali campionati europei dal 2010-2011 ad oggi.
La miglior annata per distacco è quella 2011-2012, al termine della quale Giroud ha realizzato 25 reti firmandone ben 21 in campionato con la maglia del Montpellier. Una formazione trascinata allo storico trionfo in Ligue 1 proprio dal suo attaccante, premiato con il trasferimento in Premier League. Dal 2012 al 2017 il classe ’86 è sempre riuscito a realizzare almeno 10 gol nel massimo campionato inglese, tenendo sempre un’ottima media con l’Arsenal. Con i Gunners nel 2013-2014 il francese ha siglato 22 reti, migliorandosi due stagioni dopo con 24 marcature. In seguito Oli ha perso un po’ la bussola in campionato, compensando comunque nelle Coppe nazionali e internazionali.
Basta guardare all'annata 2018-2019, nella quale l’ariete transalpino ha realizzato undici reti in Europa League contribuendo al successo del Chelsea. Proprio nel poker rifilato all'Arsenal nella finale di Baku, il transalpino ha apposto il proprio timbro siglando il momentaneo 1-0 ad inizio ripresa. Giroud con la casacca milanista ha ritrovato il passo giusto in campionato, visto che nel suo primo anno a Milano ha chiuso con 11 reti in Serie A. Gol che sono andati sempre ad aumentare, dato che Olivier nella passata stagione è arrivato a quota 18 fra Serie A (13) e Champions League (5). Adesso il trentasettenne è ad un passo dal raggiungere la terza doppia cifra consecutiva nel massimo campionato italiano, avvicinandosi anche alle 50 reti totali con la maglia del Milan.
La leggenda del "Giroud segna poco" è stata alimentata sicuramente dal Mondiale 2018, concluso con la vittoria della Coppa del Mondo della sua Francia ma senza nessuna rete all'attivo. Dopo la campagna russa però Olivier ha smentito anche i più scettici, firmando quattro marcature nel successivo appuntamento in Qatar terminato con la delusione della sconfitta in finale. Sembra doveroso ricordare che oggi Giroud con 56 gol è il miglior marcatore nella storia della Nazionale francese. Numeri superiori a quelli di leggende come Thierry Henry o Karim Benzema. Certo Mbappé è a 46 e senza dubbio lo supererà, ma il centravanti del Milan è ancora lì davanti a tutti. E c’è ancora chi afferma che un calciatore dalle oltre 300 reti in carriera segni poco...