È stata fissata per il 18 gennaio l'udienza della Corte di Cassazione a sezioni unite per esaminare la questione del saluto fascista, anche alla luce dell'adunata di domenica scorsa, 7 gennaio, in via Acca Larentia per la commemorazione delle vittime della sparatoria di 46 anni fa. I supremi giudici stabiliranno dunque l'interpretazione da adottare anche in futuro.
Un pronunciamento, come anticipato, atteso in particolare dal presidente del Senato, Ignazio La Russa. Nel 2018, gli Ermellini stabilirono che il saluto romano non costituisce reato in caso di commemorazioni, funerali e rievocazioni. Si ragionerà intorno alla manifestazione del 29 aprile 2016 a Milano, quando i presenti effettuarono il "rito del presente" nel corso della commemorazione della morte di Sergio Ramelli, Enrico Pedenovi e Carlo Borsani.
Si legge nell'ordinanza:
Proseguono nel frattempo le reazioni dell'opposizione alle parole di La Russa, proprio in vista di un prossimo pronunciamento della Cassazione.
Pensavamo fosse La Russa e invece era Ponzio Pilato. Per non condannare il saluto romano si affida alla Cassazione. Dunque, d’ora in poi per esprimere un giudizio storico e politico occorrerà aspettare le sentenze la magistratura. Un passo in avanti: prima menavano. #AccaLarentia
— Arturo Scotto (@Arturo_Scotto) January 9, 2024