Neanche Josè Mourinho è riuscito a scamparsela dalle inevitabile critiche dei tifosi all'interno del mondo social. Condicio sine qua non di una sconfitta nel derby, la prassi è sempre la stessa, nel bene e nel male. In questo caso non ha detto bene alla Roma, con la squadra in preda alle polemiche dopo la sconfitta per 1-0 nella stracittadina di Coppa Italia contro la Lazio che ha permesso ai biancocelesti di strappare il pass per la semifinale.
E se da una parte sono gioie a tinte laziali, dall'altra i dolori giallorossi assumono le forme delle parole. Quelle dei tifosi, che non hanno digerito il modo in cui il ko sia arrivato. Non è stato risparmiato nemmeno Mourinho, anche lui finito nel calderone delle proteste social, anche se qui la lotta è più dura.
Il derby è da sempre partita a se, ancor di più se ci si gioca qualcosa. Ecco perchè la sconfitta in Coppa Italia brucia ai tifosi romanisti, buttare fuori i cugini laziali nella competizione nazionale sarebbe stato bello. Sogno mai realizzato, la squadra ha dovuto attingere dal calice amaro della sconfitta, con i tifosi che però non mandano giù il sorso.
Perchè la prestazione offerta ieri sera all'Olimpico ha lasciato l'amaro in bocca a tutti. Un passo indietro rispetto alla bella partita contro l'Atalanta, contro la Lazio è stato palla lunga per Lukaku oppure l'affidarsi all'estro di Dybala. Nel primo tempo però quest'idea non ha portato a nulla di fatto.
Nella seconda frazione la squadra ha dovuto fare a meno anche dell'argentino, e lì la luce si è spenta definitivamente. La Lazio è poi riuscita a sbloccarla su rigore di Zaccagni, con i biancocelesti che hanno avuto modo di trovare anche il raddoppio. Roma in preda all'avversario, riuscendo a rendersi pericolosa solo nei minuti finali. Troppo poco per i tifosi, che dopo il triplice fischio si sono riversati sui social per criticare la squadra, mettendo in mezzo anche Mourinho.
Una novità dato che il portoghese è stato sempre difeso a oltranza praticamente da tutti. Questa volta no, anche lui è finito dentro il pentolone delle polemiche: "Continuando a vivere solo di passione alla fine ci si ammala, occhio"; "L'ha persa lui con una formazione improbabile e con quelle ridicole dichiarazioni post partita"; "Questo è il risultato se continuiamo ad andare avanti a colpi di Mourinho fino all'inferno". E ancora: "Chi non vede colpe in Mourinho ha subito il lavaggio del cervello da parte del tecnico".
Non ci sta lo zoccolo duro fedele al tecnico di Setubal, che ha prontamente difeso Josè: "E' colpa sua se affrontiamo le partite con una rosa a metà?"; "Guardate chi abbiamo in rosa, pensate che qualcun altro possa fare meglio?"; "Ci siamo già scordati delle due finali consecutive che ci ha regalato? Tutto già dimenticato?".
Mourinho non è mai la colpa, ma la soluzione. La difesa di Mourinho non ha dubbi su questo: "Con Mou fino all'inferno"; "Senza di lui torniamo nella mediocrità, lo capite?"; "Tutti allenatori qui, con questi giocatori non durereste un giorno".
Una lotta intestina che non accenna a fermarsi, sui social non si ferma la diatriba tra chi appoggia Mou e chi lo accusa della debacle. Il tecnico intanto va avanti, attende il rinnovo e nel mentre pensa al campo. La sconfitta nel derby fa male, tutto a causa di un "rigore moderno" come sottolineato dal tecnico, che ha avuto da ridire nel post partita: L’arbitro non lo ha dato a tre metri di distanza, perché interviene il VAR? I giocatori sono educati in questo modo ora, quelli di 10/20 anni fa non si butterebbero così".
Il tecnico poi ha continuato, mettendo in mezzo anche i quinti: "Da tempo abbiamo il problema di essere bravi a mettere i quinti in posizione pericolosa, ma non creano nulla per noi. È successo anche con l’Atalanta. Il nostro gioco è buono, ma quando arriviamo lì non riusciamo a mettere un cross o una diagonale che finisce con un tiro. I cross finiscono sul difensore al primo palo o fuori".