Cos’è la nebbia sul delta del Nilo? Hanno suscitato diverso clamore le nuove riprese dallo spazio della zona della foce del fiume Nilo.
L’area, generalmente caratterizzata da una tonalità verde per le piantagioni circostanti, è apparsa coperta da un fitto strato di nebbia. Uno scenario inusuale, davvero molto affascinante per questa zona che potrebbe aprire nuove contromisure al clima arido e ostile per l’agricoltura locale.
Qual è la causa di questo fenomeno? Come si forma?
L’immagine è stata acquisita domenica 7 Gennaio 2024 dal satellite Terra della NASA in orbita attorno al nostro pianeta per raccogliere dati sull’ambiente e sui valori chimici dell’atmosfera.
Normalmente la zona sarebbe contraddistinta da una colorazione verde quasi brillante dovuta al netto contrasto tra le coltivazioni nei pressi del corso fluviale e il vicino deserto.
Quando invece lo strumento MODIS (Moderate Resolution Imaging Spectroradiometer) installato sul satellite si è girato verso il delta del Nilo ha invece ripreso un fitto banco di nuvole basse a coprire esclusivamente l’area del delta. Si tratta infatti di un fenomeno di nebbia invernale. Un evento poco frequente ma non così raro.
Le informazioni derivate dalle osservazioni spaziali sono state incrociate con i dati in possesso dall’Università di Al Azhar del Cairo relativi alle acquisizioni meteorologiche da parte dell’aeroporto internazionale di Borg El Arab, vicino ad Alessandria. I valori degli ultimi 20 anni hanno mostrato come il fenomeno si verifichi almeno 3 giorni durante i singoli mesi di novembre, dicembre e gennaio.
La nebbia si manifesterebbe però solo in determinate condizioni atmosferiche.
Per far sì che si generi uno strato di nebbia nell’Egitto settentrionale non basta essere in un mese invernale. Occorre una situazione di alta umidità e temperatura all’interno dell’intervallo tra i 10 e i 15 gradi Celsius, ma anche la bassa intensità dei venti.
Le forti correnti d’aria infatti modificano le condizioni e non danno possibilità allo strato di nebbia di stazionare al di sopra del delta.
Con queste caratteristiche climatiche ed ambientali, lo strato inusuale di nebbia può durare anche per diverse ore.
Il fenomeno sarebbe poi molto più intenso durante la mattina, grazie al contrasto tra le temperature della notte. In questo momento l’effetto del paesaggio assumerebbe connotati incantevoli e affascinanti.
Si tratterebbe dunque della condensa dell’umidità presente nella zona per la vicinanza del fiume Nilo.
Solo quando la temperatura climatica incontra un certo valore e la saturazione dell’aria non è influenzata dai venti forti, la nebbia ha l’occasione di manifestarsi in un banco sufficientemente fitto.
L’avvento della nebbia sul delta del Nilo non solo ha suscitato emozione davanti ad un paesaggio così insolito. C’è anche chi avrebbe già pensato di sfruttare questo fenomeno atmosferico a vantaggio dell’agricoltura locale.
La zona infatti è povera di risorse idriche e spesso le coltivazioni non riescono a rendere prodotti quanto sperato. Gli studiosi di questa area sono infatti alle prese con nuove tecnologie per superare il problema.
Ecco dunque che l’idea più visionaria sarebbe legata allo sfruttamento di questa nebbia. In pratica la soluzione richiederebbe un fitto sistema di reti a maglie sostenute da pali, con l’obiettivo di ottenere acqua dolce.
Il vento agirebbe da motore naturale in quanto dovrebbe incanalare l’umidità nel sistema in modo da renderla di nuovo liquida.
Seppur molto fantasiosa, questa idea potrebbe risultare estremamente vincente in tutti quei contesti in cui l’aridità dell’ambiente non permette di produrre in abbondanza alle coltivazioni soprattutto destinate a riso, mais e cotone.
Il nuovo sofisticato sistema di sfruttamento dell’umidità per irrigare i campi agricoli è di fatto una necessità dell’espansione delle realtà rurali della zona.