16 Jan, 2024 - 16:03

L'esonero di Mourinho, Filippo Roma: "Se non porti i risultati, altro che rinnovo! Per De Rossi avrei preferito un ritorno diverso"

L'esonero di Mourinho, Filippo Roma: "Se non porti i risultati, altro che rinnovo! Per De Rossi avrei preferito un ritorno diverso"

Ci sono personaggi televisivi che grazie al loro lavoro sono entrati nelle nostre case così tante volte e da così tanti anni, che ormai ci sembrano quasi familiari. Filippo Roma è uno di questi. Inviato de Le Iene dal 2004, negli anni si è trasformato, all'evenienza, anche in conduttore e ha portato a termine un'infinità di inchieste importanti. Scrittore e grande appassionato di calcio, non ha mai fatto mistero della sua grande fede giallorossa. Per commentare la situazione della Roma e l'esonero di Mourinho, Filippo Roma è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Esonero Mourinho, Filippo Roma a Tag24

Un temporale inaspettato. Qualche lampo qua e là si era iniziato ad intraverdere nel cielo di Roma, ma quasi nessuno aveva previsto un acquazzone così tremendo, in tempi così rapidi. E invece la Capitale questa mattina si è svegliata in una bufera vera e propria. Dopo l'eliminazione in Coppa Italia per mano della Lazio e la sconfitta senza storia contro il Milan, Dan Friedkin è salito sul primo aereo e con un viaggio lampo ha raggiunto Trigoria per cominucare, di persona, la sua decisione a Josè Mourinho. Che tra lo Special One e la dirigenza giallorossa qualcosa si fosse rotto era evidente, ma l'esonero no, i romanisti non se lo aspettavano. L'avventura del portoghese finisce qui, ora inizia quella di De Rossi. Per commentare l'esonero di Mourinho, Filippo Roma, volto noto de Le Iene e noto tifoso romanista, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Scossone in casa Roma. Ti aspettavi l'esonero di Mourinho?

"Sinceramente no, non me lo aspettavo assolutamente. È stato tutto molto veloce, evidentemente però, i Friedkin lo avevano già messo in conto, avevano già ipotizzato di fare questo cambio ed avevano già preso contatti con De Rossi".

Fino a qualche settimana fa però si stava parlando di rinnovo. Pensi che questa decisione sia frutto dei risultati degli ultimi big match?

"Gli americani vivono con la cultura del risultato ed è chiaro che questa decisione deriva da quanto fatto in questa stagione e soprattutto nelle ultime partite. Puoi essere anche Mourinho e aver vinto ventisei titoli, ma se non porti i risultati altro che rinnovo, arriva l'esonero. Fa parte proprio della loro etica del lavoro, non guardano in faccia a nessuno. Questa notizia era già nell'aria. C'era l'idea che se Mourinho avesse perso malamente a San Siro sarebbe stato licenziato".

La sconfitta con il Milan quindi è la goccia che fa traboccare il vaso, ma probabilmente ha un peso specifico anche il derby in questa scelta?

"Il derby è il match che ha fatto cambiare il vento, anche tra i tifosi. Dopo la sconfitta con la Lazio infatti, anche alcuni di quelli che lo avevano sempre difeso, hanno iniziato a criticare Mourinho. D'altronde a Roma puoi fare tutto, ma non toccare il derby. Purtroppo la sua Roma ne he ha persi quattro sotto la sua guida e ha fatto zero gol nelle ultime quattro stracittadine, e questo è inaccettabile. Poi, qualche giorno dopo, perdi 3 a 1 a Milano, senza mai mettere in discussione la gara, ed ecco che crolla tutto".

Da tifoso romanista però, tu che ne pensi?

"Io non sono mai stato un grandissimo estimatore di Mourinho, ma da tifoso posso dire soltanto che mi dispiace. È un personaggio importante, divertente, che crea sempre l'evento e adesso la sua assenza lascerà un vuoto pesante. Sono sicuro che anche quelli più critici, come me, lo rimpiangeranno. Molto semplicemente lo avrei tenuto fino a giugno, fino alla scadenza naturale del contratto, e poi avrei fatto una scelta diversa. Direi invece che questo esonero, a questo punto, stride molto".

La scelta di Daniele De Rossi dipende dal fatto che ci fosse bisogno di qualcuno romanista, per accontentare anche l'ambiente?

"La Roma ha esonerato quello che era un condottiero, non poteva permettersi adesso di prendere un Mister X. Per questo la scelta di prendere uno come De Rossi, così legato evidentemente alla storia del club. È l'unico modo per far ingerire la pillola amara dell'esonero di Mourinho, ai tifosi giallorossi".

Adesso resta da capire se aveva ragione Mourinho, che ha più volte sottolineato che con questa rosa, per arrivare al quarto posto serve una magia, oppure se anche lui stava in questa stagione ha sbagliato qualcosa...

"Questo ce lo potrà dire soltanto il futuro. De Rossi ha a disposizione un intero girone di ritorno e dovrà giocarsi sia il campionato che l'Europa League. Se dovesse riuscire ad arrivare quarto o quinto in classifica e fare una grande impresa, allora magari a quel punto diremo che Mourinho non aveva saputo utilizzare il potenziale della squadra, che resta evidentemente modesta rispetto ai grandi obiettivi, ma che forse, allenata meglio e con delle trame di gioco diverse avrebbe potuto dare qualcosa di più".

Quanto è elevato però, per De Rossi, anche il rischio di bruciarsi?

"Molto elevato, e infatti io per lui, che lo adoro da ex romanista, mi sarei augurato un altro tipo di ingresso alla Roma. Sicuramente con più esperienza, con qualche partita in più sulle spalle e in una situazione molto più serena di quella che sta invece per affrontare. C'è il rischio che si bruci, ma da romanista qual è non poteva dire no, in nessun modo. La mia è una sana preoccupazione. Poi è ovvio che mi auguro possa arrivare quarto, essere confermato l'anno prossimo e magari si possa programmare di vincere lo scudetto con De Rossi in panchina".

A proposito dell'allenatore della prossima stagione, pensi che la Roma stia già ragionando su un grande nome?

"Secondo me la Roma sta ragionando su un nome ai livelli di Mourinho, come potrebbe essere Conte. Poi è chiaro che se De Rossi dovesse riuscire a fare il miracolo, magari arrivare in fondo in Europa League e tornare in corsa Champions in campionato, tutto potrebbe cambiare. Penso però che queste siano le condizioni uniche per poterlo confermare. Se dovesse invece arrivare settimo o ottavo, a fine stagione verrebbe salutato. Certo è che uno come Conte arriva solo se gli compri i giocatori che chiede e non mi sembra sia questa l'aria, altrimenti forse sarebbe rimasto Mourinho. Sono allenatori che vogliono i giocatori e vincono solo se hanno a disposizione grandi campioni". 

AUTORE
foto autore
Elisa Di Iorio
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
adv
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE