17 Jan, 2024 - 18:22

Dove si trova la tomba di Katy Skerl e perché è stata trafugata?

Dove si trova la tomba di Katy Skerl e perché è stata trafugata?

Con una fascetta tra i capelli, il pugno chiuso e indossando una salopette in jeans, Katy Skerl è raffigurata così in una foto scattata durante un comizio di Enrico Berlinguer in Piazza San Giovanni nel giugno del 1983. Questo scatto, avvenuto durante un momento storico, consegna il volto di Katy Skerl alla memoria dell'Italia, spesso segnata da misteri irrisolti. Il corpo della figlia di Peter Skerl, regista svedese di avanguardia trasferitosi a Roma, fu ritrovato il 22 gennaio 1984 in un vigneto a Grottaferrata, e il suo omicidio resta ancora senza soluzione. Katy fu strangolata con un filo di ferro e la cinghia del suo borsone.

Dove si trova la tomba di Katy Skerl?

La tomba di Katy Skerl si trova al cimitero Verano di Roma. La bara della 17enne nel luglio del 2022 però è scomparsa. Il loculo è stato posto sotto sequestro dalla questura di Roma, ma le spoglie della giovane non sono più presenti.

Perché la tomba di Katy Skerl è stata trafugata?

Per quanto riguarda il presunto responsabile del furto del cadavere di Katy, si è fatto il nome di Marco Accetti, un personaggio legato ai casi di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, che ha acquisito visibilità anche attraverso il documentario di Netflix intitolato "Vatican Girl". Accetti si è autoaccusato più volte del rapimento delle due giovani, ma gli investigatori lo hanno categorizzato come un mitomane, denunciandolo per calunnia e autocalunnia.

Accetti ha anche avanzato dichiarazioni sul caso di Ketty Skerl, affermando nel 2015 che la tomba della ragazza era stata trafugata. Questa affermazione è stata confermata nel 2022. Secondo Accetti, il corpo di Skerl sarebbe stato rimosso perché avrebbe contenuto prove di un collegamento con la scomparsa di Emanuela Orlandi. Tuttavia, tale connessione non è mai stata dimostrata.

Dopo la scoperta della tomba vuota, la famiglia di Katy ha criticato le autorità, evidenziando che i segni del furto erano già visibili sulla lapide otto anni prima. Laura Mattei, cugina della vittima, ha sollevato interrogativi sui social chiedendosi perché, nel 2014, quando la tomba mostrava segni di danneggiamento, nessuno avesse effettuato almeno un controllo visivo.

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