La Cassazione si è pronunciata in merito al saluto romano: secondo le sezioni unite va contestata la legge Scelba sull'apologia del fascismo. Il saluto è tornato di recente al centro del dibattito dopo i fatti di Acca Larentia.
Per il saluto romano va contestata la legge Scelba sull'apologia del fascismo. Lo hanno deciso le sezioni unite della Cassazione che hanno disposto un processo di appello bis per otto estremisti che avevano fatto il saluto durante una commemorazione a Milano nel 2016. In mattinata l'avvocato generale e pg di Cassazione Pietro Gaeta aveva detto che il saluto romano rientra nel perimetro punitivo della 'legge Mancino' se costituisce un pericolo per l'ordine pubblico.
Non solo la questione Acca Larentia. La vicenda intorno al saluto romano è più vecchia rispetto agli eventi dello scorso 7 di gennaio. Già a settembre 2023 era stato chiesto un chiarimento in merito al gesto. La Corte di Cassazione ha poi specificato che nelle informazioni provvisorie:
Secondo l'articolo 5 della Legge Scelba chiunque, partecipando a pubbliche riunioni, compie manifestazioni usuali del disciolto partito fascista è punito con la pena della reclusione sino a 3 anni e con una multa. Ecco cosa dice il testo dell'articolo 5 della Legge Scelba: