Ancora poche ora è sarà tempo di Napoli-Fiorentina, prima semifinale della Supercoppa Italiana di scena a Riad, con Mauro Bressan che non ha dubbi: "Si affrontano due squadre che ad oggi non stanno rendendo al meglio". L'ex centrocampista Viola si aspetta una reazione dalla squadra di Vincenzo Italiano dopo il pareggio in campionato contro l'Udinese, così da poter acquisire conferme che funzionerebbero da stimolo in previsione futura.
Non solo, in esclusiva a Tag24 Bressan ha parlato del rapporto tra Italiano e la squadra. Ancora si palesano gli stessi errori della passata stagione, ma secondo lui è una questione "d'interpretazione e non di rapporto tra le parti".
La Sueprcoppa come benzina per l'entusiasmo. La Fiorentina non starà vivendo un ottimo momento, ma nonostante questo la squadra è ancora quarta e ha la possibilità di metter le mani su un trofeo che potrebbe dare conferme in vista del futuro secondo Mauro Bressan.
D: Mauro, che partita sarà?
R: Un match dove la Fiorentina ci arriva non offrendo il suo miglior calcio. È una squadra stanca, tant’è che i primi tempi spesso sono mezzi disastrosi, mentre nelle seconde frazioni la squadra reagisce di pancia, riuscendo a portare a casa il risultato o recuperandolo. Può succedere, perchè ci stanno dei momenti durante la stagione in cui lo stato di forma di quattro-cinque giocatori non è al massimo; quindi, questa partita capita in un momento dove Napoli e Fiorentina non stanno al top. Sarà una partita dove la decideranno gli episodi, sperando che siano favorevoli alla Fiorentina.
D: Eppure, in casa Fiorentina si palesano ancora gli errori della scorsa stagione. Forse quel salto mentale cercato da Italiano non è ancora arrivato.
R: La mentalità e l’identità il tecnico l’ha data secondo me, i giocatori in campo magari non sempre sono impattanti. Faccio un esempio: Beltran ora sta facendo bene dopo un periodo di ambientamento, mentre Nzola ha avuto problemi di fiducia e sugli esterni il gioco latita. Le idee possono essere giuste, ma se gli interpreti non riescono a svolgere al meglio le loro mansioni è chiaro che diventa tutto più difficile.
Difficoltà che ancora si palesano. Frutto di un rapporto non chiaro? Mauro Bressan ha la sua idea.
D: Questo perché la squadra oltre a questo livello non riesce ad andare oppure perché Italiano non riesce a farsi capire?
R: Sul gioco non credo ci siano dubbi, è una questione di interpretazione. Se a centrocampo non c’è Arthur si fa fatica perché altri hanno caratteristiche diverse. Stesso discorso per altre situazioni; questo per dire che le idee ci sono, ma è una questione di interpretazione che a volte non c’è per forma non al massimo o perché certi giocatori non riescono a performare come si deve. A prescindere da questo però, la Fiorentina è comunque quarta in classifica e l’anno scorso ha giocato una finale europea, qualcosa vorrà pur dire, è un bel segnale.
Ora tutte le energie dovranno essere concentrate nella Supercoppa. Partita secca, dove la Fiorentina può recitare un ruolo da protagonista secondo Bressan.
D: Tornando alla Supercoppa, questo bel segnale che hai sottolineato servirà da benzina?
R: Si, è una partita spigolosa visto che il momento non è al top per entrambe, chi vince va in finale. È una partita che si deciderà sugli episodi, le squadre staranno attente a non fare errori, anche se entrambe proveranno a giocarsela.
D: La Viola può conquistare il trofeo?
R: Quando ci sono partite secche tutto può succedere, dunque dico sì. Non vedo avversarie così superiori alla Viola, giusto l’Inter, ma in una partita secca possono perdere anche loro.
D: Sarebbe quella vittoria capace di far fare il salto mentale alla Fiorentina?
R: Certo, a livello di consapevolezza ti fa fare un passo enorme davanti. L'esempio è l’Inter che ha fatto la finale di Champions, ha perso ma ha guadagnato tanta autostima. Se vincesse la Fiorentina ci sarebbe una consapevolezza ulteriore che porterebbe la squadra ad alzare il livello per poter vincere ancora e con continuità.