Prima calciatore, poi allenatore. Domenico Di Carlo, per tutti Mimmo, ha legato la sua carriera soprattutto alla maglia del Vicenza, club di cui è stato una bandiera in campo e che ha ritrovato anche in panchina. Tanta esperienza accumulata, tante maglie indossate e una lunga gavetta per prepararsi, che lo ha portato dalla Serie D fino alla Serie A nel giro di qualche anno. Il calcio è la sua più grande passione e da allenatore si è tolto anche belle soddisfazioni, soprattutto alla guida di Parma, Chievo e Sampdoria. Per commentare la nuova formula della Supercoppa, Mimmo Di Carlo è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Il Napoli vince in maniera netta contro la Fiorentina e strappa il primo pass per la finale di lunedì prossimo e questa sera, con fischio di inizio alle ore 20.00, conosceremo il nome della seconda finalista. Inter e Lazio si troveranno una di fronte all'altra, come già accaduto in campionato esattamente un mese fa. I nerazzurri restano la squadra da battere, ma stavolta i biancocelesti saranno diversi rispetto a quanto visto all'OLimpico. La suqadra di Sarri viene da cinque vittorie consecutive, ha ritrovato fiducia e compattezza. L'Al Awwal Park Stadium di Riad sarà il palcoscenico della contesa e dopo le polemiche degli ultimi giorni, e gli spalti semi deserti di ieri, dovrebbe regalare stavolta uno spettacolo diverso. Per commentare la nuova formula della Supercoppa, mister Mimmo Di Carlo, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Iniziamo dal commento della partita di ieri sera tra Napoli e Fiorentina. La squadra di Mazzarri porta a casa un risultato importante, ma si aspettava qualcosa di più dalla viola?
"Quella di ieri è stata una partita equilibrata. La Fiorentina ha cercato di fare tecnicamente quello che fa sempre, ma il Napoli è stato bravo a rimanere nel match e ad essere compatto, sfruttando le caratteristiche che ha, in ogni minima occasione. I gol sono arrivati in questo modo. La viola probabilmente ha fatto qualcosa di più dal punto di vista del gioco, ma gli azzurri sono stati più squadra".
Stasera l'altra semifinale, quella tra Inter e Lazio. Secondo molti il risultato è scontato, vinceranno i nerazzurri?
"L'Inter è davvero molto forte, è una squadra che ha acquisito la maturità delle squadre europee più forti. È chiaro che la squadra di Inzaghi sia un passo avanti rispetto alla Lazio, ma i ragazzi di Sarri sono sempre difficili da affrontare. I nerazzurri dovranno essere bravi a trovare gli spazi giusti, perché i biancocelesti cercheranno di non concedere nulla. Serviranno le giocate di tutti, di alta qualità e di grande intensità. L'Inter dovrà fare in modo di alzare il ritmo del gioco, perché se quello è alto, avranno maggiori possibilità di vincere la partita".
Quindi si aspetta una Lazio che proverà a frenare il match?
"Sì, sicuramente. La Lazio ha già questa caratteristica, e adesso ha trovato anche grande solidità e compattezza. Sarri, di solito, è bravissimo nella fase difensiva e cercherà di non subire neanche questa sera. È per questo che dico che l'Inter dovrà alzare il ritmo, per trovare gli spazi per fare male. Se la palla gira veloce, allora le qualità di Lautaro, Thuram, e tutti gli altri, vengono fuori".
In tutto questo però, non mancano le polemiche. Ieri lo stadio era semivuoto, e in molti si domandano perché non giocare un trofeo simile in Italia. A lei piacciono le novità introdotte in questa Supercoppa?
"Penso che l'innovazione vada sempre bene, e che prima di dare un giudizio globale si dovrebbe sempre provare. Aspettiamo un attimo, guardiamo come vanno queste tre partite, e poi a fine torneo tiriamo le somme. Le innovazioni devono esserci, e spesso diventa quasi un obbligo proporre calcio dove viene richiesto. Ricordate quante polemiche c'erano all'inizio con il Var? Il cambiamento fa sempre paura, ma poi porta qualcosa di buono. È chiaro che si deve provare. E poi è innegabile il vantaggio economico. Gli spettatori sono pochi, ma la valutazione andrà fatta alla fine del torneo, e con un po' più di equilibrio. L'unica cosa che mi sento di dire, è che è vero che si gioca molto e deve essere questo al punto focale. In questi posti vogliono vedere calcio, e questa può diventare una buona opportunità".
Anche perchè, in questi anni, la Supercoppa si è giocata in molti posti del mondo. Ora non è una novità che si sia deciso di farla all'estero...
"Infatti, è proprio questo il punto. Lì vogliono vedere il calcio, vogliono fare calcio e stanno provando a portare questo sport in tutta l'Arabia Saudita. La Lega ha decisio così, valutando tutti i pro e i contro. Vedremo alla fine del torneo cosa sarà da migliorare per il futuro. E' chiaro che vedere uno stadio pieno di tifosi sarebbe stato più suggestivo, ma questo fa parte del calcio globale. La situazione che si è creata oggi, di andare a giocare la Supercoppa a Riad, secondo me è positivo. Per i prossimi anni vedremo cosa succederà".