20 Jan, 2024 - 12:20

Pesaro 2024, Capitale Italiana della Cultura. Mattarella: "Cultura contro guerre e totalitarismi"

Pesaro 2024, Capitale Italiana della Cultura. Mattarella: "Cultura contro guerre e totalitarismi"

Pesaro 2024 Capitale italiana della Cultura all'insegna della Pace. La foglia di della pianta del Gingko Biloba, l'albero che è sopravvissuto alla bomba a Hiroshima, simbolo di rinascita e di resistenza alle brutture della guerra, è stata scelta come simbolo della manifestazione inaugurata oggi alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Ad attenderlo, alla Vitrifigo Arena, ottomila persone, duemila tra studenti e studentesse, docenti, dirigenti, personale scolastico di 8 istituti della provincia. La cerimonia ufficiale, presentata da Paolo Bonolis, è trasmessa in diretta su Rai3.

Presenti anche il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli. All’inizio della cerimonia, l’Orchestra Olimpia, composte da 50 musiciste e diretta da Francesca Perrotta, ha seguito l’Inno di Mameli e quello europeo.

Pesaro 2024, al via la cerimonia di inaugurazione della manifestazione. Ovazione per Mattarella

Al via poco dopo le 11,00 la cerimonia di inaugurazione di Pesaro 2024 Capitale della Cultura con l'intervento del sindaco Matteo Ricci.

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Sarà una data storica per la città e per tutto il territorio, sia perché darà il via ufficiale a Pesaro 2024, sia perché mai, nella storia delle cerimonie inaugurali della Capitale italiana della Cultura, si era scelta questa modalità. Abbiamo chiesto al presidente della Repubblica di cambiare format, perché volevamo fare un avvio popolare.

Ha dichiarato il sindaco di Pesaro Ricci che nel suo discorso di apertura della cerimonia ha ricordato Kharkiv e Rafah.

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Kharkiv è una città della musica come Pesaro, una città sotto le bombe, alla quale abbiamo dedicato la vittoria due anni fa. La città palestinese di Rafah è gemellata con Pesaro da tanti anni e lì, purtroppo, stanno accadendo delle vere e proprie atrocità"

L'intervento di Mattarella: "Cultura è lievito per la pace"

Accolto con un lungo applauso l'intervento conclusivo del Capo dello Stato Sergio Mattarella il cui intervento è stato improntato sull'importanza della cultura nella lotta alle guerre e ai totalitarismi, ringraziando anche la Senatrice Liliana Segre per il messaggio inviato e letto poco prima dell'intervento del presidente della Repubblica.

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"La cultura è un lievito che può rigenerare la pace. E con essa i valori umani che le guerre tendono a cancellare, annegandoli nell'odio, nel rancore, nella vendetta, indotti dagli estremismi nazionalistici".

ha detto Mattarella che in diversi momenti del suo discorso ha sottolineato la necessità di lavorare per la pace.

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"Le guerre che si combattono ai confini dell’Europa ci riguardano. Non soltanto perché il vento delle morti, delle distruzioni, degli odi percorre le distanze ancora più rapidamente di quanto non facciano le armi e incide sulle nostre esistenze, sulle nostre economie e soprattutto sulle nostre coscienze. Ci riguardano perché l’Europa, rinata nel dopoguerra, ha iscritto la parola pace nella sua identità". 

Il Presidente ha anche sottolineato come l'Italia si fondi su valori come "dignità", "libertà della persona" e "uguaglianza dei diritti".

Il programma della giornata: Max Gazzè e Rosa Chemical in concerto

La giornata prevede un fitto programma di eventi e di appuntamenti. Dopo gli interventi delle istituzioni, tra cui quello del presidente della Repubblica Mattarella, previsti nella prima parte della giornata, si proseguirà nel pomeriggio alle 16 con il concerto di Max Gazzè, seguito alle 20 dall’orchestra Casadei, sempre alla Vitrifrigo Arena.

La giornata si conclude alle 23 con Rosa Chemical.

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Maria Rita Esposito
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